by: Parco Museale della Val di Zena | Obiettivo raggiunto! | Tipo raccolta: O tutto o niente!
Sei mai venuto in Val di Zena? Se hai voglia di distrarti e rigenerarti, o desideri scoprire luoghi vicini a te davvero incredibili e sconosciuti a molti, noi dell’Associazione Parco museale della Val di Zena, desideriamo fartela conoscere. Questo lembo di territorio è ricco di una natura pressoché incontaminata, e custodisce luoghi singolari: castelli, calanchi, fossili marini, sabbie gialle e tanto altro. Inoltre, qui abita una comunità attiva capace di offrire accoglienza, ristoro, svago, divertimento, oltre a prodotti a km0, creazioni artistiche e artigianali. Recentemente abbiamo realizzato il progetto “La Via del Fantini”, un cammino di quasi 50 chilometri che parte da San Lazzaro, attraversa i Comuni di Pianoro e di Monterenzio, e giunge alle soglie di Loiano. Per mettere a disposizione di tutti il ricco scrigno che la vallata custodisce, vogliamo creare il sito web www.viadelfantini.it, un sito facilmente fruibile, carico di contenuti approfonditi. Per realizzare un sito di qualità, ci siamo rivolti a professionisti capaci di evidenziare le peculiarità che il territorio offre, il ricco paniere della Val di Zena e le fantastiche storie che custodisce. Per concretizzare il nostro intento abbiamo bisogno del tuo indispensabile e prezioso aiuto: sostieni il nostro progetto e il tuo contributo, assieme a quello di altri amici, concorrerà a coprire i costi primari per la realizzazione del sito, sito che noi ci impegniamo a mantenere vivo e aggiornato.
Zenobia è il nome della fanciulla vissuta un tempo nel Castello di Zena, prendiamo a prestito il suo nome per presentare il paniere della Val di Zena ricco delle attività che nel tempo, si sono sviluppate nella vallata che circonda il torrente che vi scorre.
La nostra Associazione svolge da tempo un lavoro di promozione e rivalutazione della vallata, e ora vogliamo diffondere la presenza lungo la “Via del Fantini”, dei luoghi in grado di offrire svago e ristoro.
Stiamo costruendo una proposta turistica capace di racchiudere le particolarità delle aziende qui presenti, tra esse alcune offrono sia possibilità di accoglienza che una variegata disponibilità di prodotti e servizi, inoltre alcuni privati hanno creato un’offerta di ospitalità diffusa.
La creazione di una rete che mette il turista in relazione con le persone che qui vivono e operano, può arrivare a creare un futuro sostenibile e sano per tutti.
La Val di Zena offre prodotti e servizi straordinari, il cibo in particolare racconta il suo territorio, noi vi stupiremo nel farvi trovare anche la possibilità di partecipare a corsi di cucina, trekking , ceramica, pittura, bike, e tanto altro.
Insieme diffondiamo positività, prosperità e benessere, riscriviamo la nostra presenza attiva sul territorio.
Le persone sono sempre più alla ricerca del contatto con la Natura e la voglia di conoscere il territorio che ci circonda è in crescita. Come Associazione Parco Museale della Val di Zena ci sentiamo custodi di un territorio carico di sorprese (natura, storia, arte, archeologia), ricco di siti unici che vogliamo far conoscere e valorizzare. Dietro ognuno di questi aspetti della Val di Zena c'è il lavoro di ricerca e di documentazione di Luigi Fantini. La neonata “Via del Fantini” invita a conoscere e a percorrere la Val di Zena, area che custodisce siti davvero sorprendenti in tutte le sue sfumature. Siamo consapevoli che essa, essendo così vicina alla città, si presta molto bene ad offrire un turismo esperienziale e di prossimità.
”La Via del Fantini” onora la figura di un uomo che dedicò la sua vita a conoscere la valle sotto molteplici punti di vista. Pensare a come ha vissuto ed operato il Fantini, può essere di supporto ed ispirazione per coloro che vorranno percorrere le orme del “Ricercaro” lungo la strada a lui dedicata. L’Associazione Parco museale della Val di Zena ti presenta questo neonato cammino che ha preso corpo dopo essere stato sognato, progettato, tracciato e realizzato in collaborazione col CAI, con l’intento di far conoscere il lavoro di ricerca che Luigi Fantini ci ha lasciato in eredità, collegando vecchi sentieri dimenticati, e rendendoli di nuovo fruibili. Un percorso lungo 50 chilometri circa che permette di soffermarsi sulle bellezze della Val di Zena, area museale a cielo aperto. Questo cammino è fruibile sia a piedi che in bici, e parte dal Museo della Preistoria “Luigi Donini” di San Lazzaro per arrivare all’area archeologica di Monte Bibele, percorrendo tutti i punti più significativi della Val di Zena sotto vari aspetti: paesaggistico, geologico, archeologico, artistico, storico, ambientale.
Luigi Fantini è stato un vero figlio della Val di Zena, parlarne in maniera approfondita significa impegnarsi in un lavoro assai complesso perché gli interessi del Fantini, uomo dal carattere poliedrico ed esuberante, spaziavano verso un numero incredibile di argomenti diversi. Le sue attività si estendevano dall’essere paleontologo, speleologo e scopritore di grotte, nonché fondatore nel 1932 del GSB (gruppo speleologico bolognese), scrittore di saggi sui reperti romani della valle dell’Idice e di quelli preistorici del Monte delle Formiche, fotografo degli antichi edifici dell’Appennino Bolognese ed archivista del Museo Civico di Bologna. Stiamo parlando di un personaggio di umili origini nato nel 1895 in Val di Zena, un uomo curioso che aveva solo la quinta elementare, ma mosso da una insaziabile passione che seppur da autodidatta lo ha portato a coltivare una notevole cultura. Ebbe intuizioni uniche che ancora oggi stimolano l’attenzione di molti studiosi. I suoi ritrovamenti sono custoditi al Museo Civico di Bologna, al museo Donini di San Lazzaro di Savena e al museo dei Botroidi di Tazzola, inoltre, la Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna custodisce un suo ampio archivio fotografico.
L’Associazione Parco Museale della Val di Zena nasce nella primavera del 2008 grazie alla volontà di un gruppo di studiosi che hanno cominciato a promuovere una serie di iniziative rivolte alla conservazione e alla valorizzazione di questa vallata, situata in provincia di Bologna, percorsa dal piccolo e omonimo torrente che nasce nel comune di Loiano fino a confluire nel fiume Idice nel comune di San Lazzaro di Savena. I primi anni sono stati anni di studio e documentazione sostenuti principalmente da Pino Rivalta, biologo e naturalista, insieme a Lamberto Monti, archeologo e archivista. A loro dobbiamo oltre che una vasta raccolta di articoli e studi su aspetti naturali, geologici e archeologici della vallata anche la creazione di un piccolo e prezioso museo situato alla Tazzola, piccola frazione di Pianoro sita sotto il Monte delle Formiche, museo che raccoglie una catalogazione di pietre, fossili e reperti di vario tipo, compresi i Botroidi di Luigi Fantini rinvenuti nel Castello di Zena.
Nel corso degl'anni all'Associazione si è unito un gruppo di volontariato nato al Botteghino di Zocca, da quel momento sono state promosse svariate iniziative legate alla riqualificazione e promozione del territorio, da un punto di vista sia naturalistico che sociale e culturale.
Gli ambiti di intervento dell’Associazione, sono il rispetto e l’educazione per l’ambiente, attraverso attività sociali e ludiche per bambini e ragazzi, e il contatto diretto con la natura mediante laboratori con materiali naturali, ed infine, un progetto molto ambizioso, la riappropriazione del territorio attraverso la riqualificazione di luoghi e sentieri dimenticati.
Obbiettivi del Progetto:
1- Incremento nella Val di Zena di un turismo lento, responsabile e sostenibile.
2- Valorizzazione dei beni paesaggistici, ambientali, storici e artistici della Val di Zena, nonché della figura di Luigi Fantini.
3- Creazione di una rete tra Musei, Ente Parco, Associazioni e Imprese Turistiche presenti sul territorio
4- Collegare la vallata ad un progetto turistico più ampio legato ai flussi turistici urbani.
Il turismo esperienziale parte dalla passione e affinchè il nostro progetto, volto a creare un turismo di prossimità, si concretizzi, abbiamo bisogno di te, stiamo creando uno strumento che invita a divenire turisti “fuori porta informati".
Il sito è lo strumento per scoprire la Val di Zena, esso darà tutte le informazioni a coloro che desiderano conoscere la “Via del Fantini”, ma anche ciò che c’è e ciò che offre la Val di Zena, col suo appetibile paniere carico di possibilità Green: prodotti, servizi, laboratori.
L’Associazione Parco Museale della Val di Zena nasce nella primavera del 2008 grazie alla volontà di un gruppo di studiosi che hanno cominciato a promuovere una serie di iniziative rivolte alla conservazione e alla valorizzazione di questa vallata, situata in provincia di Bologna, percorsa dal piccolo e omonimo torrente che nasce nel comune di Loiano fino a confluire nel fiume Idice nel comune di San Lazzaro di Savena. I primi anni sono stati anni di studio e documentazione sostenuti principalmente da Pino Rivalta, biologo e naturalista, insieme a Lamberto Monti, archeologo e archivista. A loro dobbiamo oltre che una vasta raccolta di articoli e studi su aspetti naturali, geologici e archeologici della vallata anche la creazione di un piccolo e prezioso museo situato alla Tazzola, piccola frazione di Pianoro sita sotto il Monte delle Formiche, museo che raccoglie una catalogazione di pietre, fossili e reperti di vario tipo, compresi i Botroidi di Luigi Fantini rinvenuti nel Castello di Zena. Nel corso degl'anni all'Associazione si è unito un gruppo di volontariato nato al Botteghino di Zocca, da quel momento sono state promosse svariate iniziative legate alla riqualificazione e promozione del territorio, da un punto di vista sia naturalistico che sociale e culturale. Gli ambiti di intervento dell’Associazione, sono il rispetto e l’educazione per l’ambiente, attraverso attività sociali e ludiche per bambini e ragazzi, e il contatto diretto con la natura mediante laboratori con materiali naturali, ed infine, un progetto molto ambizioso, la riappropriazione del territorio attraverso la riqualificazione di luoghi e sentieri dimenticati.
l'antico mare
Ci dai una mano?
la storia si ripete
L'arcobaleno rappresenta un patto d'alleanza tra il cielo e la terra.
Hai già pensato a cosa regalare per Natale?
Ecco i gloriosi GINGERs che hanno sostenuto il progetto finora:
Paola Baccarini
Matteo Farina
Claudio Coliva
Francesca Domenichini
Righini Emiliano
Veronica Leonardi
Annalisa Balzano
Luca Vecchiettini
Fabio Suppini
Emil Banca Credito Cooperativo - Contagio Solidale
Bianca Ambrogio
Paola Mambelli
Rita Grillini
mirco golinelli
Chiara Caini
Isabella Serra
Vladimiro Pelliciardi
Sorin Nedea
Maddalena Scalabrin
RosaMalvezziCampeggi
Massimiliano vignoni
gabriella presutto
fabio contri
Matteo Scandiani
Marco Bergamaschi
Matteo Bonafe'
Rita Chillemi
Sergio Orsini
Loretta Dall'Olio
Arnaldo Spallacci
Lucia Castagna
Paola Jalla
Stefano Corticelli
Lorenzo Feltrin
Agostino Barbieri
Giovanni Panini
Horst Wiedemann
Giuseppe Molteni
Giuliano Campanini
Francesca Battisti
Giuseppe Mazzagardi
Beatrice Cevolani
Hugo Morales Bermudez
Cristina Venturoli
MAURO BRUSCIA
Eleonora Bernardi
Mauro Zini
nicoletta zampriolo
Beloyanna Cerioli
Vincenzo Sabbioni
EMANUELE CAPRARA
Alessio Misuri
germano macchi
Carla e Fabrizio
francesco persiani
Luca Angelini
Giannarosa Podda
Federico M. Verardi
Gea Colombo
Luigi Bianchi
Licia Cevolani
Samuele Negrini
Piero Romanelli
Francesco Persiani
Enzo Negrini
Guglielmo Persiani
Alessio Rimoldi
marco casali
Marianna Bonetti
Elisa Marino
nicoleta aivanoaie
Enrico Lesca
Valentina Ciardelli
Paolo Calligola
Massimiliano Tagliati
Sonia Salmaso
Massimo Cantagallo
Maria Cristina Bastia
Marco Ansaloni
Carlo Branchini
Elena Ciobanu
marino mattei
umberto fusini
Andrea Rubini
Lamberto Monti
Fabrizio Santi
lorenzo olmi
Marco d'Agostino
Rita Idini
Franco Rossini
Davide Paolini
elisabetta negrini
Simonetta Biagini
Novella Benni
Roberto Cordini
Mauro Sarti
Nerio Naldi
Paolo Guidastri
Maurizio Carpani
Mirco Galletti
Franca Filippini
Lorenza Merli
stefano nanni
Daniele Caselli
CLAUDIO TOLLER
Alberto Marraccini
Annamaria Benassi
Michelangelo Di Venere
Cavrini Franco
Calia beatrce
franca poli
Massimo Paganini
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