by: MarcheLove | Scade il 13/05/2025 | Tipo raccolta: O tutto o niente!
Un dialetto non è solo un modo di parlare: è un universo di suoni, gesti, emozioni. È il racconto di un’identità, il filo invisibile che ci lega alle nostre origini, alle nonne che cucivano parole come proverbi, ai vicoli che risuonavano di voci autentiche. Ma cosa accade quando queste parole iniziano a svanire, a perdersi nel silenzio del tempo? Noi scegliamo di salvarle, di reinventarle, di trasformarle in arte viva.
È da questa visione che nasce WhatYouSay, il nuovo progetto firmato MarcheLove che vuole attraversare i confini regionali e dare voce ai dialetti d’Italia. Vogliamo costruire una collezione interattiva, poetica e popolare, dove ogni parola diventa simbolo, memoria e racconto. E per farlo abbiamo bisogno di te.
Perché le parole sono ponti – Ogni parola dialettale custodisce una storia, un luogo, una relazione. Donare significa costruire una mappa affettiva collettiva che racconta chi siamo, regione dopo regione.
Perché la cultura è viva – I dialetti non sono “cose da vecchi”: sono linguaggi dinamici, affascinanti, capaci di reinventarsi e dialogare con il presente. Noi li trasformiamo in contenuti da indossare, condividere, ascoltare.
Perché ogni contributo ha il doppio del valore – Il tuo gesto sarà moltiplicato dal co-finanziamento regionale. Un piccolo aiuto può fare una grande differenza.
Perché diventi parte del progetto – Non vogliamo solo donatori, ma veri ambasciatori della cultura locale, protagonisti attivi di una narrazione collettiva che abbraccia tutta Italia.
Con il tuo aiuto daremo vita a qualcosa di bello, autentico e pieno di significato. Ecco il progetto, passo dopo passo:
1. Disegniamo le parole
Dalle parole dialettali nasceranno 4 grafiche originali ispirate a: Infanzia – Lavoro – Appartenenza – Giovani. Artisti e illustratori locali daranno forma a questi temi, unendo tradizione e creatività.
2. Produciamo la collezione
Realizzeremo circa 300 pezzi artigianali con materiali sostenibili e tecniche locali. T-shirt, borse, tazze, borracce, cuscini, felpe e coperte. Ogni prodotto sarà unico, con un QR code per scoprire la storia dietro ogni parola.
3. Raccontiamo il progetto
Un servizio fotografico e video emozionanti racconteranno la collezione, i volti, le storie. Condivideremo tutto sul sito e sui social per coinvolgere sempre più persone.
4. Rinnoviamo la piattaforma (anche in inglese!)
Il sito sarà aggiornato con la nuova collezione, contenuti multimediali e uno spazio dove chiunque potrà scoprire, inviare e condividere parole dialettali… anche da altre lingue e culture.
5. Spediamo con cura le ricompense
Ogni prodotto verrà confezionato con materiali ecologici e spedito con attenzione, fino a casa tua.
Obiettivo: 5.000 euro. Se lo raggiungiamo, la Regione Marche raddoppierà il contributo. Non è solo una donazione: è un gesto per custodire parole, storie e identità. Scegli la tua ricompensa, lasciaci una parola del tuo dialetto e aiutaci a far parlare le radici.
Scegli la tua ricompensa – Abbiamo pensato a tante soluzioni creative per ringraziarti: prodotti esclusivi della Capsule Collection realizzata grazie al tuo contributo con grafiche personalizzate, accessi speciali ai contenuti digitali.
Lasciaci la tua parola dialettale – Diventerà parte della nuova collezione, illustrata e narrata attraverso QR code interattivi.
Diventa voce della tua terra – Il tuo contributo entrerà a far parte di un archivio vivo, che unisce tradizione, design e tecnologia.
Abbiamo selezionato quattro grandi temi che parlano di chi siamo, delle nostre radici e della nostra quotidianità. Ogni parola dialettale è un frammento di cultura, un ponte tra generazioni, un modo unico di vedere il mondo. Ora tocca a te: raccontaci il tuo dialetto e contribuisci a una collezione interattiva e partecipativa!
RAGAZZI
I giovani di ogni regione hanno un nome tutto loro. Ma quei nomi non sono solo parole: racchiudono atteggiamenti, appartenenza, modi di essere. Dire "Vardasci" a Macerata, "Guagliò" a Napoli, "Freghi" a Perugia o "Butel" a Brescia non è solo chiamarsi, è riconoscersi. Ogni termine è un’espressione culturale che racconta lo spirito e il carattere di una generazione. Tu come chiami i tuoi amici?
BAMBINI
I modi di chiamare i più piccoli sono spesso i più teneri e caratteristici. "Frichi" a Macerata, "Fioli" nell’anconetano, "Burdei" in Romagna: parole che evocano il calore della famiglia, il suono rassicurante dell’infanzia, l’affetto con cui i nonni chiamano i nipoti. Sono termini che ci fanno sentire a casa, ovunque siamo. Qual è la parola che ti ricorda quando eri bambino?
LAVORO
Il lavoro è una dimensione universale, ma ogni cultura lo interpreta a modo suo. Nelle Marche, la “fadiga” è più di una semplice fatica: è il valore della dedizione, della precisione, della pazienza. “Se lo fai subito, forse non lo fai bene”, dice un detto popolare. In altre regioni, il concetto di lavoro cambia: in Veneto c’è la “ciùla” (furbizia nel lavorare il meno possibile), in Emilia si lavora “con garbo”, in Sicilia la “spirtizza” è l’arte di arrangiarsi. Tu come vivi il lavoro? E nel tuo dialetto, come si dice “faticare”?
APPARTENERE A…
Ogni dialetto custodisce parole intraducibili che evocano identità, ricordi e un senso di casa, come "Noelle", che nella nostra terra significa "nessun luogo", ma rappresenta un posto che vive nel cuore di chi lo sente. Alcune parole, anche sconosciute, ci incuriosiscono e ci spingono a chiedere ai nonni di raccontarcele. Così, riscopriamo storie che ci legano alla terra e alle tradizioni, mantenendo vive le nostre radici per il futuro. E tu? Conosci una parola intraducibile del tuo dialetto o un detto legato alla tua terra e alle tue tradizioni? Condividila con noi e contribuisci a mantenere vive le nostre radici!
WhatYouSay è tra i progetti selezionati dalla Regione Marche per il bando di crowdfunding culturale. Se raggiungeremo l’obiettivo minimo di 5.000 euro, la Regione raddoppierà l’importo raccolto, amplificando il valore di ogni donazione. Un’occasione concreta per sostenere la creatività indipendente, valorizzare i dialetti e dare vita a una collezione interattiva che unisce arte, memoria e identità.
Solo se raggiungeremo la soglia potremo creare nuove grafiche, realizzare una capsule collection in edizione limitata ed espandere il nostro progetto ai dialetti di tutta Italia. Chi partecipa non è solo un donatore, ma parte attiva della ricerca: potrai suggerire una parola dialettale legata a uno dei quattro temi della collezione – ragazzi, bambini, lavoro, appartenenza – che diventerà illustrazione, contenuto interattivo, memoria condivisa.
Un piccolo gesto, un grande segno. La tua voce conta. E, grazie alla Regione Marche, conta doppio.
Al momento non ci sono news pubblicate.
Ecco i gloriosi GINGERs che hanno sostenuto il progetto finora:
Manuela Dignani
MARCO CAMERTONI
Gianluca Lattanzi
Anna Torcoletti
Sibilla Leanza
The Way Srl
Laura Marchetti
Giulia Pagan
Veronica Palmieri
Mirella Lattanzi
Commenti dei sostenitori
Grazie di cuore! Siamo felicissimi che il progetto ti coinvolga e che il nostro stile ti piaccia! Questa sfida è di tutti ogni parola, ogni contributo e ogni condivisione aiutano a dare voce a un racconto collettivo che guarda al futuro. Continua a seguirci, abbiamo in serbo tante sorprese!
The Way Srl - 25/03/2025Che meraviglia leggere queste parole! La memoria è il punto di partenza, il futuro è la direzione, e il dialogo è il ponte che ci unisce. WhatYouSay nasce proprio dal desiderio di custodire le radici e trasformarle in una narrazione condivisa, dove ogni voce trova spazio e ogni parola diventa un’opportunità di incontro. Grazie di cuore a The Way, per credere in questa visione e per essere parte di questo viaggio!
[Anonimo] - 25/03/2025 Veronica Palmieri - 25/03/2025 Mirella Lattanzi - 25/03/2025