UN FASCIO DI LUCE per neonati e genitori felici

I primi giorni di vita del Neonato necessitano di un attento monitoraggio della bilirubina per verificare che l'ittero, solitamente fisiologico, non salga a valori patologici; una evenienza non trascurabile, da cogliere e trattare tempestivamente per i gravi danni neurologici che comporta. Quando è necessario avvalersi di una determinazione più precisa rispetto al metodo transcutaneo, si deve prendere in considerazione il dosaggio ematico. Ma quanto invasivo può essere il tradizionale prelievo nel neonato?...e quanto controproducente può essere rispettare i tempi di analisi del laboratorio tradizionale? 

Ecco, il bilirubinometro fotometrico ci permette di ottenere l'analisi in tempo reale (niente attesa e niente ansia per le mamme) con due semplici gocce di sangue capillare preso dal tallone in modo pressoché indolore, mentre il piccolo si nutre al seno. 

Vuoi regalare questo prezioso strumento ai piccoli guerrieri della Patologia Neonatale?

Funzionamento

• Lo strumento utilizza la tecnologia fotometrica per analizzare la quantità di bilirubina presente nel siero.
  
• Vengono raccolte due gocce di sangue (60μl) tramite capillare che, dopo essere stato centrifugato, viene inserito nello strumento per una lettura immediata
  

Vantaggi

• Semplice: sono sufficienti due sole gocce di sangue (60μl) raccolte nel tubo capillare e centrifugarlo per 5 minuti a 12.000 giri.
  
• Rapido: immediata lettura all'inserimento del capillare.
  
• Conveniente: la stessa determinazione ottenuta presso il laboratorio centralizzato comporta l'invio di quantità di sangue molto superiore (più doloroso il prelievo per il neonato) e tempi di refertazione molto più lunghi (con ansia e disagio per i genitori).
  

E DOPO? NON VOGLIAMO FERMARCI!

Abbiamo grandi speranze per il futuro dei nostri piccoli, se sarete davvero generosi e riusciremo a superare il badget affiancheremo anche la donazione di una nuova centrifuga! ...cos'è? ...un apparecchiatura indispensabile alla separazione del plasma dalla parte corpuscolata del sangue. Il plasma è infatti la sola parte che viene analizzata nel bilirubinometro One Beam.

CHI SIAMO? COSA FACCIAMO?

TINsieme è un'associazione di volontariato fondata il 16 ottobre del 2014 dall'allora Direttore della Terapia Intensiva Neonatale dell'Ospedale di Cremona Dr Carlo Poggiani assieme ad alcune mamme di neonati che hanno passato i primi giorni della loro vita in T.I.N.

TINsieme intende promuovere il miglioramento dell'assistenza ai neonati prematuri o che presentino patologie neonatali attraverso il sostegno della famiglia e favorendo l'aggiornamento scientifico e tecnologico all'interno del reparto di Neonatologia e Patologia Neonatale dell'ASST Cremona.

Un’immagine intensa e carica di emozione: una mano adulta, forte e sicura, che accoglie con delicatezza una piccola mano di neonato. Le dita del bambino, minuscole e fragili, si aggrappano istintivamente al calore e alla presenza di chi gli sta accanto, trasmettendo fiducia. Questo gesto semplice ma potente racconta una storia di protezione, amore e speranza. È il simbolo di un legame profondo, quello tra chi dà cura e chi riceve, tra fragilità e forza. Che si tratti di un genitore, di un medico o di un infermiere, questa immagine rappresenta la promessa di esserci, di sostenere e di accompagnare, un segno universale di vita e di resilienza.

Ci sono due date ben impresse nella mia mente 17 ottobre 2016 e 2 dicembre dello stesso anno. In mezzo a queste due date ci sono stati i 58 giorni più intensi di tutta la mia vita. Intensi perché ricchi di emozioni. Un’altalena di piccole gioie, di traguardi di miglioramenti, ma anche di crisi, di tensioni, di paure, di attese, di pazienze e di stare. Ecco: “stare” è la parola giusta, quella che racconta meglio l’esperienza in Patologia Neonatale vissuta da papà. Lo stare li, impotente, a guardare quel piccolo essere umano che grammo dopo grammo cresceva e regalava speranza. Stare li, ti da il tempo e il modo, di apprezzare quanto ciò che è presente in quel reparto, in termini di strumentazioni e di risorse umane, sia fondamentale per offrire la possibilità di farcela ai neonati e alle loro famiglie. Stare li, ti da il tempo e il modo, di chiederti cosa potresti fare per dare una mano, perché stai sperimentando che stare li può capitarti e quando stai li vorresti che ci fosse sempre tutto il necessario. Sarò eternamente grato a chi ha reso, grazie alla sua professionalità, quei 58 giorni un ricordo di un’esperienza con un lieto fine. 

Stefano papà di Adele