by: Libera Bologna APS | Obiettivo raggiunto! | Tipo raccolta: O tutto o niente!
***Aggiornamento***
Grazie a tutte e tutti per il sostegno alla nostra raccolta fondi “Strappa il velo. Facciamo luce sulle mafie": abbiamo raggiunto il primo obiettivo, 4.000€!
Perché non ci fermiamo qui?
Con questa somma potremo coprire i costi di produzione e post-produzione e racconto per immagini, oltre che i costi delle visure catastali, fondamentali per il realizzare la prima videoinchiesta.
Adesso abbiamo ancora bisogno di voi per raggiungere altri due obiettivi: 8.000€ per coprire i costi delle spese legali, che stiamo sostenendo per difenderci dalle diffide, e i costi dei giornalisti che lavorano alle inchieste. Con 15.000€ potremo invece sostenere i costi per realizzare anche la seconda videoinchiesta che abbiamo in cantiere.
La forza delle inchieste giornalistiche è creare fratture. Un prima e un dopo nella consapevolezza su un determinato fenomeno. Nel nostro caso, su casi legati a mafie e criminalità in una città che si sente ancora lontana da un radicamento mafioso. I casi, le segnalazioni, le operazioni dicono altro: a Bologna mafie e criminalità sono presenti, troppo spesso, però, non vengono riconosciute o, peggio, rimangono sottotraccia. Incendi, paura, violenza, reati economici, nomi noti e meno noti si intrecciano senza essere collegati.
Lo scopo delle inchieste di Libera Bologna è andare in direzione contraria. Mettere insieme i tanti segnali che attraversano la città, ma soprattutto le segnalazioni di cittadine e cittadini che negli ultimi anni ci hanno raccontato decine e decine di voci, fatti, storie. È proprio dalle segnalazioni che sono nate le ultime inchieste: su via Saffi, tra paura, omertà e riscatto; su due casi di criminalità legati alla musica neomelodica, tra Sant’Agata Bolognese e il Pilastro; sulla situazione di sfruttamento lavorativo e sul rischio di infiltrazioni mafiose in Interporto; sul mondo nascosto del Dopolavoro ferroviario, dove si intrecciano milioni di euro in arrivo, strani incendi e una presunta estorsione pluriaggravata dal metodo mafioso, che sarebbe stata portata a termine con la complicità di esponenti di primo piano della ‘ndrangheta; sulla ristorazione bolognese, tra strani investimenti, imprenditori che aprono decine di locali, ristoratori costretti ad abbandonare il centro storico, una concorrenza sempre più forte dove si trovano anche nomi di personaggi vicini ad organizzazioni criminali.
Fare inchieste giornalistiche non è scontato. Richiede tempo, soldi e tutele. In molte delle nostre inchieste le testimonianze sono anonime: segno di una diffusa paura di denunciare e raccontare pubblicamente fatti che riguardano le comunità di una strada, di un quartiere o di una città. Testimonianze che tuteliamo, prendendoci la responsabilità di dare comunque loro voce.
In molti casi le inchieste creano fratture: anche altre persone iniziano a parlare, la comunità fa rete intorno a una situazione o a un caso che la riguarda, le istituzioni prendono atto di quello che succede e cercano soluzioni. Ma non solo: le inchieste danno fastidio a chi è coinvolto nei casi raccontati e così arrivano anche diffide e querele che quasi sempre chiedono di non rendere pubbliche le inchieste.
Le inchieste sono però, crediamo, di interesse pubblico e la scelta non può che essere quella di andare avanti. Abbiamo ancora tanti casi da raccontare, tante segnalazioni da portare alla luce, tanti collegamenti da far emergere.
Abbiamo già in progetto due nuove videoinchieste, produzioni indipendenti che vorremmo fare uscire nei prossimi mesi.
Ma per farlo abbiamo bisogno del tuo supporto!
Ecco i nostri obiettivi:
Il tuo contributo è indispensabile: sostieni la realizzazione delle prossime videoinchieste e aiutaci a rendere Bologna una città più giusta!
Non conosci Libera Bologna?
Libera Bologna è il coordinamento provinciale di Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Dal 2007 ha promosso e collaborato a centinaia di iniziative in tutta la provincia di Bologna, lavorando insieme ad enti locali, associazioni, imprese cooperative, organizzazioni sindacali e istituti scolastici con l’obiettivo di costruire una comunità consapevole e attenta contro le mafie e per promuovere la cultura della legalità democratica. Siamo attivi in moltissimi settori: formazione nelle scuole, progetti in carcere, campi estivi di impegno e formazione, organizzazione di festival. Gestiamo anche Villa Celestina, il primo bene confiscato riutilizzato socialmente a Bologna e ci occupiamo della promozione del riutilizzo dei beni confiscati sul nostro territorio. Libera Bologna è poi attiva nell'ambito dell'informazione con anche un podcast, "Sentiti Libera".
Libera Bologna è il coordinamento provinciale di Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Dal 2007 ha promosso e collaborato a centinaia di iniziative in tutta la provincia di Bologna, lavorando insieme ad enti locali, associazioni, imprese cooperative, organizzazioni sindacali e istituti scolastici con l’obiettivo di costruire una comunità consapevole e attenta contro le mafie e per promuovere la cultura della legalità democratica. Il coordinamento dell'Associazione è attivo in moltissimi settori: formazione nelle scuole, progetti in carcere, campi estivi di impegno e formazione, organizzazione di festival. Gestiamo anche Villa Celestina, il primo bene confiscato riutilizzato socialmente a Bologna e ci occupiamo della promozione del riutilizzo dei beni confiscati sul nostro territorio. Libera Bologna è poi attiva nell'ambito dell'informazione, con la realizzazione di videoinchieste e del podcast "Sentiti Libera".
Al momento non ci sono news pubblicate.
Ecco i gloriosi GINGERs che hanno sostenuto il progetto finora:
Circolo la fattoria
Lotteria cena "I sapori della legalità"
Fulvia Panza
Chiara Stancari
BARBARA LEPRI
Christian Fossi
Filcams Cgil Bologna
Anna Ciarleglio
Walter Ravaglia
Giuseppe Arca
Sara Trillini
Luca Grasselli
RAVIOLI SRL
Giacomo Ciacci
Isabella
Francesca Neyroz
Giovanni Gaspare Righi
Luca Cantelli
Ettore Santucci
Pier Francesco Di Biase
Massimiliano Rubbi
Maurizio Gaigher
Ignazio Petrone
MARIA REGINA BRUN
Daniela Donati
maria vincenza pistillo
SPI CGIL Bologna
Agesci Modena 1
Giulia Nardacchione
Associazione Arci Bologna APS
Giulia Casarini
Marco Piazza
Fabia Nardacchione
Franco Cisco
Elena Cisco
Diego Veccia
Francesca Leotta
Antonio Mumolo
Mauro Pirini
Cinzia Dossi
Aps Arcigay il Cassero
Claudia & Max
Rossella Vetrano
Luca Grosso
Marina Marini
Giuseppe Seminario
daniele ara
CADIAI COOP. SOCIALE
VITTORIO EMILIANI RAFFAELLA MIGLIORI
Manuela Palmas
Sara Mattiussi
Sara Accorsi e Eleonora Cocchi
Alice Fanti
Silvia villani
Gianni Cgil
Carlo Francesco Salmaso
Annalisa Autiero
Monica.Benati
Francesca Bini
Piergiorgio Rocchi
Daniele Borghi
Max Bugani
Maria Grazia Cadedfu
Andrea Reali
Giacomo Tarsitano
Laura Piani
Paolo Mannini
Chiara Sponza
AUSER TERRITORIALE DI BOLOGNA ODV ETS
Lorenzo Viglianisi
Rolando Riva
Francesco D'Angelo
Vincenzo Bifone
Patrizia Spadea
Cristiana Costantini
Francesca Palumbo
Mauro Filini
Marco Giuliani
Maria Chiara Turchi
Donatella Iacondini
Lorenzo Pedretti
Jacopo Curi
Laura Calligaro
Alberto Pedrielli
Zanardi
Franco Frolloni
Lorena Ghiaroni
Laura Pergola
Silvia Cuttin
Luigi Nardacchione
Cinemovel Foundation
Samuele Galassi
Vincenzo Branà
Giuseppe Rizzo
Alessandro Caprara
Giulia Cuttin
Franco Ronconi
Angelo Miotto
Enzo Bevar
Barbara Palmieri
Carlo Alberto Pacilio
Fernando Blasioli
Andrea Bighi
Rosanna Barrasso
Federica sirianni
Luciana Travierso
Peppe Ruggiero
Lucrezia Vita Finzi
Raffaella Pellegrino
Silvia Beretta
Alberto Bario
Elisa Orlando
Leonardo Poggi
DAVIDE STANZANI
Elisa Sangiorgi
Brando Ricci
Laura Forni
Danilo Di Lorenzo
Antonello Parziale
Gianmarco Giovannardi
Pietro Corazza
ELENA MONICELLI
Vincenzo Bifone
Silvia Cavallari
Francesca Rispoli
Vincenzo Callegari
Mara Biondi
Emil Banca Credito Cooperativo - Contagio Solidale
Antonio Monachetti
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