by: Bravo Caffè | Obiettivo raggiunto! | Tipo raccolta: O tutto o niente!
AIUTIAMO LA MUSICA DEL BRAVO CAFFE’!
Bologna è la città della musica, la Nashville italiana (come ha giustamente detto Gaetano Curreri, leader degli Stadio). La città continua a confermare la propria inclinazione musicale anche in tempi di crisi grazie ai tanti artisti e operatori attivi sul territorio e Curreri ha fatto bene a sottolinearlo. Lui, che è figura di rilievo di quella ricca famiglia di musicisti che la città ha saputo fare crescere negli anni. Di conseguenza è giusto e utile sostenere e difendere i luoghi della città che contribuiscono a definire questo particolare dna. Come il Bravo Caffè. Riconoscendone l’indispensabilità. Con forza!
A dodici anni dall’apertura del locale gli eventi ci costringono a ricorrere a una robusta campagna di crowdfunding per proseguire l’incredibile lavoro fino a qui svolto. Per non buttarlo. Abbiamo bisogno di voi! Aiutateci a mantenere vivo questo patrimonio culturale e sociale della città che abbiamo creato utilizzando esclusivamente le nostre forze ecomoniche. Ora non più sufficienti. Se pensate che sia importante che continui a esistere un luogo come questo, se non siete indifferenti alla nostro sos, fermatevi su questa pagina.
Pensiamo che Bologna debba stringersi attorno a tutti i soggetti che contribuiscono a rappresentarla. Come il piccolo Bravo Caffè, a cui è riuscita l’impresa di diventare, in poco più di sei anni, uno dei primi locali musicali in Italia. Non propriamente un bene collettivo in senso classico - in cui la Comunità tutta possa riconoscersi come un monumento, una via o la memoria condivisa di un concittadino illustre - ma soggetto profondamente inserito nel contesto culturale e sociale della città da cui non potrebbe prescindere. Il Bravo ha saputo in poco tempo guadagnare fama al di fuori dei confini locali, muovendosi tra artisti nostrani e star internazionali. Dando spazio a tutti. A tutti! In Italia è sicuramente tra i pochi a mescolare i generi senza pregiudizi e a non considerare la musica come esclusivo veicolo commerciale. Basta scorrerne i calendari per cogliere la particolarità di questo piccolo gioiello, il suo approccio artigianale alla musica. Calendari che hanno tanto più valore in quanto composti tra le mille difficoltà del momento. Con passione e perseveranza. Artisti italiani e stranieri si susseguono a formare un ricchissimo palinsesto nella città che l’Unesco ha nominato Capitale creativa delle Musica in Europa e che, troppo spesso, dimentica l’importanza del ricoonoscimento.
Del cartellone che si è appena concluso siamo molto orgogliosi perchè in equilibrio tra nomi già presentati con successo nella passata stagione, artisti che hanno fatto del Bravo il loro esclusivo approdo cittadino per la presentazione dei nuovi lavori, musicisti locali che ci permettono di tenere saldo il rapporto con il territorio, e star di caratura nazionale e internazionale spesso mai viste a Bologna. Con tanto spazio alla nostra musica d’autore. E i primi nomi del prossimo cartellone annunciano un’altra stagione fantastica (Leland “Lee” Sklar, Cory Henry degli Snurky Puppy, Azymuth, King sono già stati confermati).
CHI E’ PASSATO DAL BRAVO
COSA E’ SUCCESSO?
Il locale che vedete ora è il frutto di una lunga e costosa trasformazione. Lunga perchè iniziata nel 2003 e costosa perchè stabilizzare un piccolo club come il Bravo attorno alla musica dal vivo significa dovere passare attraverso una serie di necessari errori prima di trovare una formula che coniughi qualità e fattibilità economica. Noi ci siamo riusciti. Ma siamo arrivati tardi.
Eccovi la nostra storia:
Il Bravo Caffè apre i battenti nella seconda parte degli anni ’90 e nel 2003 passa nelle mani dell’attuale gestione. La città è vivace e la sua vocazione notturna ancora intatta. L’inizio fa presagire lo sviluppo di un locale simile a tanti altri ma presto si fa strada l’idea che il Bravo possa assumere una forte personalità musicale. Howard Jones è il primo grande nome ospitato. Seguono Fabrizio Bosso, Steve Grossman e John de Leo. Nel frattempo ci sono state le elezioni amministrative. I primi segni dell’attività live che avrebbe reso famoso il club si intrecciano alle difficoltà in cui alcuni settori commerciali iniziano a dibattersi a causa di un’Amministrazione che, soprattutto nella seconda parte del mandato, sembra sempre più estranea. Le criticità della zona universitaria – in cui il Bravo si trova – entrano nel dibattito politico. Per tutta risposta si decide di chiuderla al traffico senza pedonalizzarla in maniera compiuta. Senza aprirla alla città (si pensa di circoscriverne il degrado tra Via Irnerio e Via San Vitale). La chiusura, che dovrebbe essere l’atto finale di un processo di riqualificazione urbana e sociale di un’intera zona, diventa invece il primo - isolato - passo di un progetto che rimane sulla carta. Quello di creare una cittadella universitaria pedonale e vivibile. Accusiamo il colpo. Il nostro pubblico inizia a preferire altre aree (quelle su cui negli ultimi anni si è investito di più trasformandole in veri salotti cittadini). Le notti si spengono. La città inizia a perdersi. Le criticità della zona si acuiscono. A nulla o quasi, inoltre, sembra valere il riconoscimento di Capitale Creativa della Musica conferito a Bologna dall’Unesco nel 2006: nessun aiuto a chi organizza una seria attività concertistica. Pare che il Comune non risconosca appieno il valore culturale ed economico di attività come la nostra. Tanto più strano in quanto Bologna sta iniziando a proporsi come meta turistica. Nel frattempo ospitiamo il regista di culto Abel Ferrara, Uri Caine, Eugenio Finardi, Franco d’Andrea, Giuseppe Cederna e Alessandro Haber. Esplode la crisi mondiale che si abbatte su tutto come uno tsunami. E dopo pochi anni quella locale. Tra il 2010 e il 2011, infatti, Bologna, già in profonda crisi identitaria, viene commissariata. Il Bravo, nel frattempo, ha iniziato a darsi quei canoni musicali che ne caratterizzano ancora i calendari e comincia a farsi conoscere per i suoi concerti. Ma la burocrazia cittadina diventa surreale e i rapporti con i suoi funzionari – che gestiscono la cosa pubblica in sostituzione dei politici – si inaspriscono. Al Bravo Caffè vengono tolte le licenze. I locali sono nell’occhio del ciclone, indicati da molti come concausa del degrado di una larga fetta del Centro. Mai come possibile soluzione. Iniziano le ordinanze ad alzo zero. Ai tanti - troppi - sprechi a cui l’iniziale inesperienza ci aveva portati si aggiungono i costi per assicurare al locale la sopravvivenza. I debiti si accumulano. Multe, avvocati e un ciclo intenso di fonometrie atte a stabilire se i live sono sostenibili nel solo 2011 ci portano via più di 20000 euro! Più tardi altri 10000 per cambiare un dehor perfettamente funzionanate. E avanti così, di spesa in spesa. Nel frattempo si sono esibiti Enzo Jannacci, Vinicio Capossela e Mario Biondi. La crisi mondiale perdura aggravando quella nazionale. I piccoli imprenditori vedono assottigliarsi il proprio mercato. Gli introiti diminuiscono. Bologna esce dal commissariamento malconcia. La città è cambiata. Qualcosa si è inceppato. Noi, però, andiamo avanti affinando la nostra abilità nel comporre calendari sempre più importanti. Ospitiamo giganti quali Roy Ayers, Roy Haynes e Yellowjackets. Ma anche i nomi cittadini continuano ad avere spazio. Il Bravo comincia a essere conosciuto a livello nazionale così cerchiamo di risolvere i problemi che l’inesperienza iniziale e le contingenze non favorevoli hanno creato. Ma inseguiamo una stabilità che i tempi ci negano. Ogni strada sembra preclusa. Gli istituti di credito sordi. Completamente! Rimane solo la possibilità di cercare di lavorare sempre meglio, cesellando ogni serata. Ed è quello che facciamo da anni riuscendo – soprattutto negli ultimi due – a creare calendari dal respiro internazionale. Senza alcun aiuto economico esterno (il patrocinio del Comune di Bologna – di cui usiamo il logo sul sito – non è oneroso). Artisti, hotel in cui farli soggiornare, noleggio degli strumenti, promozione, Siae, Enpals...tutto a nostro carico. Spese da aggiungere a quelle correnti. Che non hanno più argini. E che portano tanti di noi a lavorare con l’unico fine di mantenere l’attività. O quasi. Figuriamoci se con quello di pagare debiti pregressi!
Aggrappati alla volontà di mantenere in vita un locale che ha assorbito un pezzetto importante della nostra esistenza, e continua a impegnare le nostre energie, temiamo che, senza il vostro aiuto, potremmo non riuscire a proseguire la strada intrapresa. E ci duole riconoscerlo in un momento in cui l’Amministrazione cittadina sembra interessata ad affrontare nodi il cui scioglimento darebbe vantaggi anche ad attività come la nostra.
SI PUO’ BUTTARE VIA TUTTO QUESTO?
Noi chiediamo a tutti di aiutarci a mantenere vivo un luogo come il Bravo.
Lo chiediamo a tutti: amanti della musica e del silenzio, affezionati ai concerti o esclusivamente ai propri diffusori domestici, musicisti di successo o che ancora devono raggiungerlo, amanti del pop televisivo o della musica più colta, detrattori e concorrenti, politici di tutti gli schieramenti, industriali, professionisti, commercianti...insomma: chiediamo a tutti coloro che nel loro intimo sanno che Bologna merita che continui a brillare la stella di un locale come il Bravo di darci una mano a fare si che questo sia possibile.
VUOI AIUTARCI?
Sappiamo quanto valore, in questo momento, abbia il tuo aiuto. Non immagini neanche tu quanto! E quale sarebbe la gratificazione di sapere che sei giunto fino a queste righe. Ecco perchè se riceviamo un aiuto concreto per il Bravo vogliamo anche noi dare. Vogliamo che chiunque partecipi a questo crowdfunding abbia un pezzettino della vita del locale che contribuisce a mettere in sicurezza. Ecco perchè abbiamo pensato a premi importanti, che puoi vedere qui a fianco.
Inoltre ringrazieremo tutti – ma proprio tutti – coloro che doneranno allestendo, sul nostro sito e sul profilo FB del Bravo, una “Hall of Fame dei supporter” che ne raccoglierà tutti i nomi e – per chi vorrà darcele – le foto e che rimarrà a testimonianza dell’aiuto ricevuto. La stessa lista, per farvi comprendere l’importanza che attribuiamo al vostro impegno, verrà riccamente incorniciata e posta all’entrata del Bravo. A ricordare che l’idea di Comunità è ancora importante.
Difficile presentarsi. Può venirmi in soccorso il Bravo, per cui questa campagna è stata fatta. Una sorta di specchio. Le sue caratteristiche sono un po' le mie: curioso, entusiasta e - mi auguro - non scontato, esprime la voglia di elevarsi utilizzando la malleabile materia dell'arte - qui declinata in forma di note - e dando pieno ascolto alle proprie intime esigenze (non solo a quelle economiche). Cerca un proprio spazio facendo pace coi compromessi necessari per ottenerlo. Compromessi che cerca di contenere per preservare una libertà espressiva che, quando produce i suoi frutti migliori, dà un senso all'esistenza. Più ricco di dubbi che sicurezze continua a cercare...
Al momento non ci sono news pubblicate.
Ecco i gloriosi GINGERs che hanno sostenuto il progetto finora:
Sara Arnoldi
Fabio Zaffagnini
Big John Patton Band
Sixome
Luigi Sidero
Groove City
Alice Violato
Giuseppe Miceli
Domenico Meggiato
Serena Zaniboni
Carlo Giovanni Suzzi
Alfonso Caprioni
Danilo Pavarelli
Diego Frabetti
Sara Zaccarelli
Andrea Ceroni
Cristel and Recover
Ponderosa
Live Tropical Fish
Pederzini
Ermanna Bacilieri
Danny Brusha
Michele Vignali
Stefania Tschantret
Kinomusic
Ksenija Savicevic
Davide Plastino
Roberto Solmi
Massimo Guidoboni
Davide Passarini
Cristel Cenacchi
Valentina Mattarozzi
Roberta Giallombardo
Domenico Meggiato
Agnese Agrizzi
Giampaolo Vincenzi
Luciano Balboni
franco lodi
Luca Martini
Providence
Feat Esserelà
Giovanna Cenacchi
Silvia Sax
Associazione culturale Dentro che fuori piove
Le Scat Noir
Giorgio Bianchi
Danilo De Stefanis
Franca Rosatti
stefano corradi
Tommaso Sassatelli
Gabriele Barilli
Emanuele Mantovani
Giorgio Borrozzino
Marco Cavalli
Stefano Catelani
Elia Bisetti
Tecla
Sofia Buconi
Marco Raimondi
Jonny Worrell
Giorgio Santisi
Luigi Scerra
Paolo La Ganga
Irene Robbins
gian luca naldi
Gianni Polazzi
Roberto Minozzi
Massimo Testa
Balduzzi
President
Barbara
Alberto Landi
Gianluca Ferri
Marco Borderi
Rossana Glorioso
Daniele Nascetti
Alberto Pietropoli
Francesco Selvatici
Paolo Bonito
Luca Lo Munno
Andrea Dalla Valle
Enrico Giuliani
Elisa Marchesani
Lucia Monari
Cesaretti
Leopoldo Fantechi
Luca Zambra
Davide Reniero
Paolo Landini
Max Mingardi
Roberto Quartieri
Domenico Meggiato
Andrea Mattioli
Luca Diodato
Alberto Militare
Mario Mazza Iacomino
Ivana Nappa
Massimo Artioli
Enrico Bottazzi
luca pagliarello
Joyce Yuille
Massimiliano Rocchetta
Luca Mattioni
Mauro Mussoni
Giacomo Uncini
Alessandro Fariselli
Fabio Nobile
President
Roberto Finelli
Claudio Testoni
Marco Tassoni
Michele Marsili
Federico Poggipollini
Maurizio Ferrini
Carlotta Serra
Elena Elefante
Claudia Cieli
Oxana Tchijevskaia
Giulia Aramà
Louis Leporè
Giovanni Urbano
Vito Pesole
Teo Ciavarella
Lorenzo Arabia
Massimo Artioli
francesco coppola
Guido Poppi
Elena Giarda
Leo Sund
Patrik Engstrom
Leo Henriksson
John Bernstrom
Ida Bang
Stefano di Marco
Roberto Righini
Diego Camassa
Daniele Nascetti
Francesco Selvatici
Francesco Saverio Magagni
Domenico Meggiato
Nerone
LOFT350
noemi reyes
Carlo Duri
Daniele Brunacci
Donatore Anonimo
Dario Mazzucco
Luca Pozzo
Onofrio Paciulli
Piero Odorici
Silvia Mandolini
Saverio Grandini
Roberto Soldati
Claudio Piola
Carlo Pedrinelli
BEPPE SANSO'
Andrea Vitali
Elisabetta Villani
Fabrizio Bosso
Nico Menci
Stefano Paolini
Diego Frabetti
Alessandra dall'Olio
Ernesto Geldes Illino
Davide Belviso
Fausto Comunale
Davide Falconi
Camilla Missio
Daniela Galli
Silvia Donati
Barbara Giorgi
Franz Campi
Davide Dalfiume
Alfonso Oliver
Williamo Manera
Saverio Quadrio
Luigi Scerra
Roberto Soldati
Gianluca Gubbioli
Luciano Iocolano
Giannicola Spezzigu
Umberto Genovese
Valentina Mattarozzi
Paolo Boelli
Gianfranco Petrucci
Giuliano Pietro Ieraci
Elia Bisetti
Felice Del Gaudio
Pietro Beltrani
Lele Veronesi
Virginia Smith
Deborah Bontempi
Gianluca Schiavon
Pier Martinetti
Giancarlo Ferrari
Rick Hutton
Domenico Caliri
Lucia Rizzo
Marcella Brizzi
Pia Tuccitto
Mario Guarnera
Mimmo Camporeale
Davide Polazzi
Pietro Zanini
Giovanni Gatti
Giorgio Santisi
Paolo La Ganga
Ettore Ciampincio
Giacomo Gamberucci
Barbara Cola
Alberto Renzi
Mariangela Cicchetti
Gianni Righi
Fabio Arnoldi e Anita Penasa
Roberto Rinaldi
Andrea Fogagnolo
Andrea Fogagnolo
Massimo Preti
Cristian Sciurti
Giorgio Bassi
Alberto Pietropoli
Marco Romagnoli
Mauro Spiga
Fabio Biagi
Umberto Tenaglia
Luca Pagliarello
Paolo Bettazzi
Luca Ricci
Cristian Gallego
Fausto Bertuccioli
Franco Cervellati
Fabrizio Sandri
Simona Farenza
Giampiero Moscato
Massimo Cappa
Andrea Raffini
Antonio Diez
Daniele Donati
Marco Lovisetto
Giancarlo Pratella
Claudio Merloni
Roberto Galli
Fabrizio Finotelli
Nicola Vianelli
Enrico Zoni
Luca Zoni
Roberto Gaiba
Maria Robaey
Maurizio Lettera
Maya Seagull
Marco Giovannini
Paolo Nannetti
Fabio Casadio
Massimo Evangelisti
Clorinda Pescatore
Maurizio Rubiu
Renato Raineri
Federico Bigi
Mirko Morini
Maurizio Morini
Giulia Morini
Massimo Merighi
Sergio Piccinini
Gianni Daga
Fabio Ziveri
Leopoldo Vecchione
Andrea Scorzoni
Luciano Iocolano
Gianluca Gubbioli
Gianfranco Furlò
Loris Ferrari
Andrea Bellini
Paola Crupi
Alessandro Moratto
Silvia Salerno
Matilde Piva
David Muehsam
Gabriella Luongo
Giulia Lorvich
Domenico Loparco
Nicola Ferrari
Biagio Esposito
Francesca Serragnoli
Gianluca Sgargi
Stefano Giacovelli
Giampiero Giacomello
Stefano Folletti
Giulio Ferrari
Luca Cevenini
Brahim Ghourrabou
vainer broccoli
Giulio di Nola
Cesare e Maria Paola
Marcella Puppini
Paolo Fratta
Francesco Bragagni
federico sportelli
Giorgio Lamonica
michele ricca
Federico Costa
Paola gortan
Emma FRANCO
Francesco Battaglia
Lorenza Carretti
Tizio Bononcini
Mattia Marchetto
davide iemmi
Fatima Carbonara
Luca Trombetta
Monica Bartolini
Renzo Mingozzi
Antonio Cavallari
Luciano Barbuto
Paolo Andriolo
Valeria Comani
Rogerio Tavares
Paolo Bencivenni
William Manera
PATRIZIA AMELOTTI
federico aicardi
Laura Cattoli
Sergio Manfredi
Music Factory di Sasso Marconi
andrea innesto
Maria Teresa Baccelli
paolo di sabatino
Davide Villani
Gianluca Cattoli
Irene robbins
Pierluigi Tosi
LINA TEDESCHI
raffaella moroni
Giorgio Aicardi
Una Poggi
Claudio Rocco
Mara Marmocchi
claudio rosa
michal opala
Renato Raineri
Lucia Monari
Luigi Sidero
federica foscardi
Alberto Possati
Antonio Bagnoli
Alessandra Benassi
Domenico Meggiato
Sara Arnoldi
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