by: Comitato Imola-Bukavu | Obiettivo raggiunto! | Tipo raccolta: Prende ciò che raccoglie!
La testimonianza di una delle donne che ha beneficiato del microcredito, racconta in modo molto efficace quanto l’IMF Kitumani sia importante per gli abitanti di Bukavu.
“Mi chiamo Deodate N'Myamulula e ho 50 anni. Nel 1997 sono rimasta vedova con sei figli da crescere. Vivo a Cimpunda, nella campagna vicino a Bukavu, dove dal 2003 svolgo una piccola attività commerciale, in particolare vendo farina di manioca.
Dopo la morte di mio marito ero senza speranze: non sapevo dove andare, cosa fare e come far sopravvivere la mia famiglia. Poi ho incontrato Pierre Lokeka, che mi ha concesso il primo prestito di 20$, che ho rimborsato nel giro di tre mesi. Successivamente ho ricevuto un secondo credito di 30$. Mi sono resa conto che grazie a questi soldi la mia vita stava cambiando.
Avevo alcune amiche in una situazione simile alla mia. Così ho pensato che non aveva senso restare sole, povere e vulnerabili. Allora abbiamo creato un'associazione di sei donne, che si chiama Tuungane Cimpunda. Nel gruppo ho ricevuto altri crediti, fino ad arrivare all'ultimo di 500$, che sto restituendo senza problemi.
Grazie a questi soldi ho potuto costruire la mia casa, far studiare i miei figli e a provvedere a tutti i bisogni della mia famiglia.
L'IMF-Kitumaini mi ha ridato la possibilità di lavorare, ma soprattutto mi ha dato fiducia. Grazie a loro ho ritrovato la speranza di vivere e di occuparmi dei miei figli”.
Contribuisci anche tu alla campagna di crowdfunding! Se entro dicembre non avverrà un aumento rilevante del capitale sociale, come prevedono le nuove leggi, l’IMF dovrà chiudere, lasciando migliaia di famiglie senza speranze. Questo progetto di crowdfunding, insieme alle altre iniziative che stiamo portando avanti, ci serve per raggiungere una cifra sufficiente a lanciare un segnale forte, che mostri alla banca centrale del Congo che l’IMF deve continuare a vivere.
Sostieni la nostra campagna, aiutaci a far proseguire l’attività dell’IMF Kitumaini!
La storia di un'amicizia
Quello tra Imola e la città di Bukavu, è un rapporto che dura dal 1996, dopo il soggiorno di alcuni congolesi a Imola presso l'Oratorio di San Giacomo. In seguito a questo incontro è nato il comitato Imola-Bukavu, che aiuta a sostenere le attività portate avanti dal centro Kitumaini, un’organizzazione che si impegna nel supporto della popolazione dei villaggi intorno a Bukavu.
Le attività nate grazie all'appoggio di Imola, nel corso del tempo, sono andate ad intensificarsi e ad aumentare con lo scopo principale di promuovere la riconciliazione dei popoli nelle aree che hanno vissuto situazioni di conflitto.
Attualmente Pierre Lokeka, oggi presidente dell'IMF-Kitumaini, è il referente principale a Bukavu. Grazie alle sue capacità di gestione sono fiorite numerose attività che vengono portate avanti grazie all'appoggio della città Imola. Tutto questo continua ad esistere grazie a tutti i cittadini del circondario imolese, in primis i ragazzi del Polo Liceale, che ogni anno prendono parte ad attività il cui ricavato permette alle iniziative che si svolgono a Bukavu di sopravvivere.
Dove
Bukavu si trova a una decina di chilometri dal confine con il Ruanda, che venne varcato nel 1994 dai profughi in fuga dal Paese del genocidio dei Tutsi massacrati dagli estremisti Hutu. Durante questo periodo i villaggi furono duramente colpiti attraverso genocidi e stupri di massa i cui effetti sono tangibili ancora oggi. Poi vennero gli anni delle guerre civili in Congo. Gli ultimi scontri risalgono 2004, quando in giugno Bukavu fu occupata dalle milizie antigovernative dell’ex generale Laurent Nkunda che scatenò il terrore in città e nei villaggi del Kivu Sud. La situazione, seppur più stabile resta molto tesa a causa di problematiche politiche e sociali.
L’attività dell'IMF Kitumaini in dettaglio
Nel 2015 nasce a Bukavu, Repubblica Democratica del Congo, l’IMF Kitumaini, Istituto di Microfinanza. Attraverso l’erogazione di crediti, vengono finanziate vari tipi di attività: allevamenti di bestiame, attività agricole, artigianato e soprattutto piccolo commercio. I progetti nascono dai beneficiari e con loro crescono: partendo dai loro bisogni e dalle loro capacità, in continua evoluzione, si pensa insieme a come dare concretamente una risposta sostenibile.
Ad oggi sono più di 1.500 le persone e le associazioni che hanno ottenuto dei prestiti. Il tasso di rientro mensile si aggira mediamente intorno all'80-85% e annualmente si arriva al 90%.
Corsi di formazione, sensibilizzazione e aggregazione si affiancano alle attività quotidiane legate ai crediti. Quello a cui assistiamo è una trasformazione culturale, non solo economica.
Il microcredito
Il microcredito parte dall'osservazione del fatto che, soprattutto in contesti economici quali spesso quelli riscontrabili nei paesi in via di sviluppo, basterebbero piccolissime cifre per avviare o migliorare una attività autonoma e conquistare l'indipendenza economica. È uno strumento rivolto a quelle fasce di popolazione che, vivendo in regime di pura sussistenza sarebbero altrimenti costrette, per l'assenza di un sistema finanziario che offra loro un accesso equo al credito bancario, a rivolgersi al mercato nero del credito, cioè all'usura. È necessario offrire un'occasione di riscatto ai singoli per promuovere la crescita dell'economia attraverso l'erogazione di piccoli prestiti.
Il comitato aiuta a sostenere a Bukavu, Repubblica Democratica del Congo, le attività portate avanti dal centro Kitumaini, un’organizzazione che si impegna nel supporto della popolazione dei villaggi intorno a Bukavu, duramente colpiti dalle guerre che si sono succedute a partire dagli anni novanta.
Le attività nate grazie all’appoggio di Imola, che comprendono l'assistenza a donne violentate e a bambini malnutriti, una scuola elementare, programmi di adozione a distanza e una banca di microcredito, nel corso del tempo sono andate ad intensificarsi e ad aumentare, tanto che già dal 1999 collabora in tutte le iniziative Pace adesso, l’organizzazione fondata dal senatore Giovanni Bersani con lo scopo principale di promuovere la riconciliazione dei popoli nelle aree che hanno vissuto situazioni di conflitto.
Il Corpo Bandistico "S. Ambrogio" di Castel del Rio il 16 dicembre si è esibito a Imola nella chiesa del Carmine, devolvendo i ricavati del concerto al progetto #SalvaLaSperanza.
In due settimane grazie al vostro aiuto abbiamo superato i 3000 €. Ma non basta! Tra i nostri sostenitori c'è anche l'Università di Ferrara, che lo scorso 30 settembre ci ha permesso di presentare il progetto all'Internazionale.
Ecco i gloriosi GINGERs che hanno sostenuto il progetto finora:
Gianluca Lelli
Maria Carosone
EMERIAU Jean Pierre
Giulia Carparelli
Oriana Mondini
Antonio Costa
joslyne Feliziani
Maria Caterina maraldi
Elisa Bellosi
Iniziativa Bigliettini di Natale
angela camerini
Vincenzo Zacchiroli
Paola Masi
Chiara Boncompagni
Corpo Bandistico "S. Ambrogio" di Castel del Rio
Claude Bourdin
Maura grimaldi
Mario Bartoli
Lucia Bartoli
Elena Baldrati
Elena Baldrati
Alessandro Bartoli
Elena Monti e Filippo Marchi
Minotto Alida
Maurizio Brighenti
Simone Monti
Lia Pedini
Adriano Tivoli
Roberta Magnani
Aurora Sopranzi
Adriana Campidori
Famiglia Rivalta
Famiglie San Giacomo
Lorena Lambertini
ALBERTO BONDI
Gianfranca Braschi
Alberto Tivoli
ILARIA BARONCINI
Enrica
Rossella e Silvia
Carla Dal Monte
Gabriele Berardi
Andrea Lanzoni
Anna
Alessandro Guerrini
giuseppe bertuzzi
FABRIZIO FERRI
Alessandro Bartoli
Franco Ancarani
Elisa Ortolani
Salvatore Lundari
Giovanna Donati
virginia spada
Luca Fiaschetti
Tiziano Conti
Podda Rosa
Bellosi Italo
Giorgia Bincoletto
claudio casetti
Margherita Malaspina
Francesca Poli
Marina e Wiliam
Gruppo Famiglie San Giacomo
ANGELA FOSCHI
Donatella Bergamini
Francesca Carlotta Brusa
ELEONORA CASETTI
FRANCA SELLA
Lorenza Ortolani
Silvia batani
ALESSANDRO PASSARDI
Veronica Lemani
Marco Sgalaberni
marco gasparri
Daniela Visani
Nicoletta Sembianti nicoletta. sembi
Dorota Kulawiak
Beatrice Martelli
Marcella Pirazzoli
Andrea Vittorio Pollini
Diana Pirlog
Giorgio Coralli
Gabriele Piazza
Daniele e Roberta
Pier Paolo Passardi
maurizio e barbara
Elena Scarpino
SILVIA SEMBIANTI
Giulia Migliorato e Santiago Martins
Elisabetta Baroncini
Stefania Batani
Federica Lorenzini
Giorgia Cardelli
ARGO - Associazione di Promozione Sociale
Locanda Proni - Rita Farolfi
Agnese Dal Monte
Commenti dei sostenitori
Al momento non ci sono commenti pubblicati.