Cuore Rosa è un progetto tutto al femminile dell’Associazione Lorenzo Perrone, creato dalle donne per rispondere ai bisogni delle malate oncologiche. Alla base del progetto c’è la comunanza di genere: solo una donna è in grado di entrare NEL CUORE DELLE DONNE che vivono un momento difficilissimo, condividere le loro ansie, fare proprie le ferite più profonde che una malattia come un tumore può infliggere al loro corpo e, soprattutto, alla loro anima.
Con la raccolta fondi che abbiamo voluto chiamare proprio “Nel cuore delle donne” (titolo di una bellissima canzone di Silvia Salemi), intendiamo SOSTENERE LE ATTIVITÀ GRATUITE COLLEGATE AL PROGETTO CUORE ROSA: trasporto sanitario, supporto psicologico, consigli di make-up durante la malattia, oltre naturalmente alle visite senologiche gratuite. Aiutaci a proseguire su questa strada!
Dona anche tu, per consentire agli operatori, ai volontari dell’ALP di continuare ad AIUTARE GRATUITAMENTE LE DONNE CHE COMBATTONO CONTRO LA MALATTIA.
Nuovo obiettivo
Portiamo l’asticella a 12.500 euro
Ti piace vincere facile? Inserire un rilancio quando il risultato lo hai “quasi” raggiunto. Beh, facilissimo non è stato. E se abbiamo raggiunto questo obiettivo è soprattutto grazie a voi. Proprio così, è merito vostro se già il 23 ottobre abbiamo raggiunto l’obiettivo, inizialmente fissato a 7.500 euro, ed è merito sempre vostro, di tutti quelli che non si sono voltati dall’altra parte anche dopo il raggiungimento del primo risultato e hanno continuato a donare, se oggi (12 novembre, a nove giorni dalla fine della campagna). Sfioriamo i 12.500 euro raccolti.
Ben venga allora il rilancio. E non per il piacere di dire “siete bravi”, “siamo bravi”, ma per dare ancora maggiore concretezza alla nostra azione.
Cosa faremo con quei 5.000 euro in più che abbiamo raccolto con la campagna “Nel cuore delle donne”? Semplice, finanzieremo altri servizi “In rosa” erogati gratuitamente dalla nostra Associazione.
Più in alto, al paragrafo “Cosa possiamo fare con 7.500 euro” abbiamo spiegato quali sono i costi dei nostri servizi. Rimanendo nello stesso range, possiamo affermare che con la vostra ulteriore generosità ci consentirete di finanziare altri 60/70 colloqui di supporto psicologico e si sostenere le spese vive del Trasporto Sanitario per altri quattro mesi. E le nostre pazienti ringraziano!
Dalle donne per le donne
Il progetto Cuore Rosa, creato dall'Associazione Lorenzo Perrone (comunemente definita ALP), è nato nel 2021 con l'obiettivo di offrire un Servizio di Trasporto Sanitario gratuito destinato esclusivamente alle malate oncologiche. La particolarità distintiva del progetto è che anche le autiste e accompagnatrici che forniscono il servizio sono esclusivamente donne. Questa scelta mira a creare un rapporto empatico tra le volontarie e le beneficiarie del servizio, facilitato dalla comunanza di genere. Un approccio che vuole offrire un supporto più attento e sensibile alle esigenze delle donne che affrontano un percorso di cura oncologica, garantendo loro un ambiente “amico”, caratterizzato da una forte condivisione emotiva.
Perché Cuore Rosa?
Le donne che affrontano una malattia oncologica non devono gestire solamente gli effetti della malattia e delle cure sul loro fisico, ma anche le conseguenze devastanti che un tumore può avere a livello psicologico, sulla loro vita intima e anche sulla loro vita sociale. Dopo i primi anni di attività i volontari e gli operatori dell'ALP si sono resi conto che non si creava la giusta empatia tra i volontari del servizio di accompagnamento, tutti uomini, e le pazienti. Il tempo passato in auto, quasi sempre, era gravato da un silenzio molto pesante.
Per questo nel 2021 è nato il Servizio di Trasporto Cuore Rosa, come abbiamo già detto un servizio di accompagnamento tutto al femminile. I risultati sono stati eccellenti sia sul piano quantitativo (in tre anni, dal 2021 al 2023, sono stati effettuati 594 accompagnamenti gratuiti), sia sul piano qualitativo, perché tra le volontarie e le donne che hanno usufruito del servizio si è creata una forte empatia, e in alcuni casi una vera e propria amicizia.
Il futuro di Cuore Rosa
Come abbiamo già detto, per una donna una diagnosi oncologica comporta un fortissimo impatto sul piano personale e sociale. Il successo di Cuore Rosa ha spinto gli operatori e i volontari dell’ALP ad ampliare il progetto: non più un semplice servizio di accompagnamento, ma un’offerta articolata di servizi gratuiti studiati per consentire alle donne malate di tumore di riappropriarsi della loro vita e della loro femminilità.
Il Servizio di Supporto Psicologico, fondamentale per gestire l'ansia, la depressione e altre emozioni negative che possono insorgere durante una terapia oncologica, dovrebbe ricevere un nuovo impulso: non più esclusivamente colloqui individuali tra paziente e terapeuta, ma anche alcuni incontri di gruppo con altre donne che stanno vivendo la stessa esperienza, con le quali confrontarsi per fare emergere la propria angoscia ed elaborare il proprio vissuto.
Un altro tema che l’ALP intende affrontare con forza è quello del make-up. Il trucco può avere un impatto molto positivo sull'autostima e sul benessere delle donne che affrontano la malattia. La perdita di capelli, ciglia e sopracciglia, così come la perdita di lucentezza della pelle legata alle terapie, possono influenzare in maniera molto negativa l'immagine che una donna può avere di sé. Il trucco e le tecniche di cura della pelle aiutano a sentirsi femminili anche durante il trattamento oncologico.
Cosa possiamo fare con 7.500 euro
Con 7.500 euro, vogliamo finanziare circa 100 colloqui al femminile di supporto psicologico, e il Trasporto Sanitario dedicato esclusivamente alle donne dalle donne per i prossimi 6/7 mesi.
I colloqui psicologici costano all’Associazione all’ incirca 20.000 euro l’anno, il Servizio di Trasporto Sanitario è stimato sui 30.000 euro all'anno. Queste cifre comprendono anche le quote parte dei costi generali per lo sportello e il trasporto, inclusi affitto della sede, spese di segreteria, elettricità, riscaldamento, telefono, connessioni, ecc. È importante sostenere i servizi rivolti alle donne, data la loro prevalenza tra i pazienti dell'Associazione (80%). Si è sottolineato come il supporto psicologico e il trasporto sanitario siano servizi essenziali che migliorano significativamente la qualità della vita delle donne che ne usufruiscono.
Mettici il Cuore (Rosa) anche tu
Se pensi che sia giusto “prendere per mano” le donne che ricevono una diagnosi oncologica, ed affiancarle nel loro percorso di malattia fornendo loro gratuitamente tutti quei servizi che il sistema sanitario non è in grado di erogare, sostieni anche tu il progetto Cuore Rosa. Non importa quanto potrai donare. Il mare è fatto di gocce, ogni goccia è importantissima. Soprattutto perché ogni gesto, per quanto piccolo, è importantissimo per far sentire la propria vicinanza alle nostre “pazienti in rosa”. Per quanto ci riguarda, noi faremo la nostra parte, mostrandoti la nostra riconoscenza con le nostre ricompense e tenendoti costantemente aggiornato sul risultati del progetto Cuore Rosa.
Non dimentichiamo la prevenzione
Con lo sviluppo del progetto Cuore Rosa, inoltre, l’Associazione intende potenziare le proprie attività anche nell’ambito della prevenzione e della promozione della salute. Dal 2016 l’ALP propone Prevenzione Donna, un fine settimana di visite senologiche gratuite, organizzate con il supporto dell’Associazione Salute Donna. L’obiettivo è quello di intensificare questi momenti di screening oncologico, per diffondere una cultura della prevenzione sempre più incisiva e matura anche tra le giovanissime.
L’Associazione Lorenzo Perrone
Per concludere, due parole sulla storia dell'ALP. L'Associazione è stata fondata da Rosalba e Riccardo, i genitori di Lorenzo Perrone, un ragazzo di 17 anni scomparso a causa di una grave malattia oncoematologica nel 2007. Quando hanno ricevuto la diagnosi del figlio si sono trovati come in un mare in tempesta, senza riuscire a trovare risposte che consentissero loro di individuare una strada. Per questo nel 2015 hanno fondato un Centro di Ascolto, chiamato La Casa di Lorenzo, con l’obiettivo di "donare" alle famiglie che si fossero trovate nella stessa situazione le risposte che loro avevano fatto fatica a trovare. Rosalba e Riccardo non sono medici od operatori sanitari. Nella vita hanno fatto tutt’altro. Per questo, quando hanno deciso di dedicarsi ai malati di tumore e ai loro familiari, non hanno rivolto la loro attenzione esclusivamente alla malattia, ma si sono concentrati sulle persone che ci sono dietro alla malattia, con le loro paure e le loro fragilità.
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