LA SQUADRA CHE NON C'È: CAMPIONI SENZA SAPERLO

COME NASCE UN SOGNO

Siamo una squadra di Basket in carrozzina: la Wheelchairbasket di Vicenza. 

Da circa 10 anni la nostra società si occupa di promuovere lo sport paralimpico in particolare il basket, partecipando al campionato Nazionale di serie B, anche se in passato abbiamo disputato anche quello di serie A.

I nostri atleti sono persone con disabilità motoria derivante per lo più da traumi, amputazioni e malattie.

Lo sport per molti di noi è stato un vero e proprio salvagente non solo per la salute ma anche e soprattutto come di reinserimento nella società dopo il trauma: in particolare, lo sport di squadra facilita e agevola la conoscenza del proprio corpo, dei nuovi limiti ma anche delle nuove sorprendenti capacità.

Molti di noi hanno fatto esperienze in varie squadre nazionali e internazionali, dove, all'interno della società sportiva, c'era anche la squadra di bambini.

L'emozione che si provava nel vedere i piccolini a bordo campo incitare gli atleti era fortissima: quei bambini, in noi proiettavano il loro futuro e la possibilità, un giorno, di diventare adulti autonomi e indipendenti, affermati e riconosciuti nella società.

Per questo motivo, come associazione, ci vogliamo impegnare in prima persona nel creare anche a Vicenza una squadra di Basket in carrozzina per almeno 10 bambini, che al momento nella nostra città e dintorni non esiste, costringendo i tanti bambini in carrozzina ad accontentarsi di attività diverse, spesso anche sentendosi esclusi.

Poter praticare uno sport di squadra, infatti, è un beneficio non solo per i bambini ma anche per le famiglie: l'attività sportiva aiuta e facilita certamente l'autonomia fisica e sostiene l'umore, sviluppando autostima e sicurezza nel bambino stesso, che gioverà di conseguenza anche sulle famiglie che si troveranno a dover gestire un bambini più propositivo e allegro, nonostante tutto.

HAI CAPITO PERCHÈ È IMPORTANTE ORA?

Per realizzare questo sogno ABBIAMO DUNQUE BISOGNO DI TE perché siamo sicuri che a Vicenza esistano tanti futuri campioni di basket che ancora non sanno di esserlo.

PARLIAMO DI NUMERI

Se consideriamo che un bambino che cammina cambia numero di scarpe 1 o 2 volte l'anno, si può facilmente intuire che anche le carrozzine seguono la crescita del bambino: oltretutto, la carrozzina sportiva non è fornita dal Sistema sanitario Nazionale ma completamente a carico delle famiglie.

Per questo motivo, il nostro primo obiettivo si colloca a 10.000 € 

FASE 1

Se riusciremo a raggiungere la FASE 1 potremmo usare circa 8.000€ per comprare 4/5 carrozzine per bambini alcune le possiamo recuperare usate), poiché ogni carrozzina costa dai 1.500 ai 2.000 € l'una e utilizzare i restanti soldi per pagare un corso allenatori per formare un allenatore specializzato. 

ABBIAMO BISOGNO DI TE!

FASE 2: 15.000 €

Una volta raggiunto il primo step sarai sicuro di ricevere la tua ricompensa. Se raggiungeremo la Fase 2, potremmo fare molto di più, come per esempio iscrivere i bambini al campionato Nazionale e comprare le divise sportive e da gioco per tutti.

INSIEME POSSIAMO FARE LA DIFFERENZA!

FASE 3: 25.000€

Poter raggiungere la Fase 3 sarebbe un miracolo che prende forma, avremmo così la possibilità di organizzare il trasporto casa - palestra per tutti i bambini, o per chi lo richiede, affittando dei pulmini attrezzati adatti per il trasporto di carrozzine per una intera stagione sportiva e sostenere i genitori nelle spese di campionato.

DAI CHE CE LA FACCIAMO!

PERCHÈ NE VALE LA PENA?

Vivere con una disabilità non è facile da adulti figuriamoci da bambini: molti bimbi, infatti vivono nella solitudine e nella mancanza di rapporti sociali, se non le conoscenze nella scuola, perché per un bambino con disabilità è difficile crearsi una compagnia di amici e essere inserito nel gruppo laddove le attività sono correre, andare al parco o uscire con gli amici, attività queste che spesso sono improponibili ad un bambini con disabilità.

Far parte di una squadra sportiva invece significa non solo poter socializzare e sentirsi meno esclusi dal resto della società, ma soprattutto avere occasione di creare rapporti e amicizie diventando dei veri e propri modelli da prendere da esempio per tanti altri bambini, passando così da "bambini sfortunati" a "piccoli campioni" nello sport e nella vita.

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TUTTO MOLTO BENE... MA DA DOVE NASCE TUTTO QUESTO?

Sono Franca Borin, sono la Presidente della squadra, ma prima di tutto sono mamma di 4 figli che hanno vissuto un'infanzia diversa, perchè la disabilità non si vive solo in prima persona, anzi.

Ho avuto un incidente in macchina quando avevo 26 anni e 2 bambini, una di 3 anni e uno di 18 mesi: una sera, mentre tornavo a casa dai miei figli dopo il lavoro un ubriaco ha scelto per me tamponandomi a forte velocità e togliendomi per sempre la possibilità di camminare e di essere la mamma che avrei sempre voluto essere. La mia disabilità, infatti, è stata un limite anche per i miei bambini, che hanno dovuto affrontare tante sfide e crescere molto più in fretta di altri. Nonostante tutto, credo talmente tanto nella bellezza della vita sempre e comunque che sfidando ogni difficoltà del caso ho scelto di diventare mamma, dopo l'incidente, per altre due volte.

Il basket per me ha rappresentato un punto di ripartenza grazie al quale ho preso coscienza dei miei limiti, ma anche delle mie capacità, forgiando il mio carattere e aiutandomi a diventare una donna più forte e determinata, con la possibilità di giocare in tante squadre professionistiche Italiane ed Europee, fino ad arrivare ad indossare la maglia azzurra e ad essere convocata in Nazionale Femminile di Basket in carrozzina, disputando molti campionati europei.

Il  mio primo pensiero dopo essere diventata presidente di questa squadra sono stati i bambini: noi, per loro, siamo un esempio, uno specchio degli adulti che potranno essere in futuro, dimostrando loro che in piedi o seduti non fa nessuna differenza, ma ciò che conta è qualcuno che ti dia la possibilità di diventare quello che ancora non sai di essere.

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