Uno degli effetti collaterali più temuti e visibili della chemioterapia è la caduta dei capelli. Per molte donne che affrontano un tumore, questa perdita rappresenta una grande paura e uno stigma, aggiungendo ulteriore preoccupazione in un momento già carico di fragilità.Ma possiamo fare la differenza per le donne con una diagnosi di cancro al seno o ginecologico in cura al Sant’Orsola, i caschi refrigeranti possono offrire una speranza concreta. Questi dispositivi speciali, indossati durante la terapia, possono prevenire la caduta dei capelli dal 50% fino all’89% dei casi, aiutando le pazienti a mantenere una parte importante della loro identità e a sentirsi più forti. Partecipa anche tu alla nostra campagna “Di testa mia” e facciamo attivare i caschi entro dicembre 24 per essere fin da ora vicino a centinaia di pazienti ogni anno.Insieme mettiamo al centro i desideri, le speranze, una migliore qualità delle cure e di vita per le donne con un cancro al seno o ginecologico.Dona subito!
Nuovo obiettivo
Raddoppiamo la generosità per donare 2 dispositivi salva-capelli
Abbiamo raggiunto l’obiettivo e lo abbiamo fatto tutti insieme, grazie alla generosità di ogni persona, azienda e famiglia che ha scelto di partecipare. Saremo in grado ora di comprare il primo dispositivo con due caschi refrigeranti che potrà così dare una scelta in più alle pazienti con tumore al seno o ginecologico. Un gesto di cura per chi affronta un momento molto delicato della propria vita.
Per questo non ci fermiamo e proseguiamo la campagna per riuscire ad acquistare un secondo dispositivo e permettere a sempre più pazienti che devono sottoporsi a chemioterapia di poterne usufruire.
Per poterlo fare dobbiamo raggiungere 92.000€ così da poter garantire la presenza di 4 caschi refrigeranti che possono essere usati contemporaneamente.
Ancora una volta possiamo insieme raggiungere questo importante dono e migliorare le cure per centinaia di donne l’anno.
Grazie di cuore!
“Dopo la diagnosi ho avuto paura di perdermi.”
Ogni anno sono centinaia le donne che si recano al Sant’Orsola per affrontare il percorso di cura contro il tumore al seno o ginecologico e per ognuna di loro perdere i capelli può essere un’esperienza traumatica che incide sulla propria autostima, causando un impatto psicologico difficile da superare e per alcune una resistenza nell’affrontare le cure.
La campagna "Di testa mia" è nata per acquistare un sistema anticaduta capelli con due caschetti, per donare alle donne in cura al Sant’Orsola la possibilità di accedere – se lo desiderano – a una scelta in più nel proprio percorso di cura evitando il sintomo più visibile dei farmaci chemioterapici.
Avere questa possibilità di scelta può fare una grande differenza durante il percorso di cura: non riguarda, infatti, l'aspetto estetico, ma soprattutto il mantenimento di un senso di identità e normalità durante un periodo così difficile. Il nostro obiettivo con la campagna "Di testa mia" è fornire alle pazienti del Sant'Orsola questa possibilità di scelta, dando loro uno strumento in più per continuare a sentirsi sé stesse oltre la malattia.
La voce delle donne
"Guardandomi allo specchio mi riconoscerò?"; "I miei figli si spaventeranno nel vedermi così?”; "Dovrò per forza parlare del mio tumore con le persone che incontrerò?"; "Diventerò la mia malattia?".
Queste sono solo alcune delle domande che una donna si trova a porsi dopo la diagnosi, infatti la caduta dei capelli può amplificare il senso di vulnerabilità e di perdita di controllo che molte pazienti già sperimentano durante il percorso di cura. Questo cambiamento può influire negativamente sull'autostima delle donne, rendendole più riluttanti a uscire di casa, incontrare altre persone o partecipare alle attività quotidiane e alle volte anche a rifiutare le cure più efficaci. La paura del giudizio altrui e degli sguardi indiscreti può isolare ulteriormente le pazienti, aumentando il senso di solitudine e il disagio emotivo.
In questo contesto il casco rappresenta un importante strumento per mettere al centro del percorso di cura la persona, permettendo alle donne di affrontare la terapia con maggiore forza e serenità.
Tre storie di donne che hanno provato il casco durante la fase di ricerca:
Marta
Marta è una delle donne che ha utilizzato il caschetto. Durante il suo trattamento per un tumore al seno, ha deciso di indossare il casco e ha potuto mantenere una parte significativa dei suoi capelli nonostante le sfide della chemioterapia. Per Marta, conservare i capelli ha significato molto, è stato un simbolo di normalità e forza. "Guardarmi allo specchio e vedere i miei capelli mi ha fornito un'incredibile forza. Sentirmi ancora me stessa mi ha aiutata a reagire con più fiducia e determinazione. Anche i miei bambini mi vedevano ancora come la loro mamma di sempre. Questo ha avuto un impatto enorme sulla mia famiglia" così ci racconta Marta della sua esperienza con il casco e dell'impatto che può avere sull'autostima e il benessere emotivo delle pazienti e delle loro famiglie.
Giulia
Giulia, nonostante l'uso del casco, ha perso i capelli durante la chemioterapia. Tuttavia, per lei, l'importanza di avere la possibilità di utilizzare il casco è stata di grande aiuto. "Anche se ho perso i capelli il fatto di poter scegliere mi ha restituito un senso di controllo che avevo perso dopo la diagnosi" spiega Giulia “In un periodo in cui tutto sembrava fuori controllo, mi ha permesso di sentirmi considerata e vista come persona oltre la mia malattia”. Offrire questa scelta alle pazienti ha un grande impatto per permettere a ognuna di prendere decisioni su come affrontare il percorso di cura per una maggiore serenità e una riduzione del senso di impotenza.
Elena
Elena ha scelto di non utilizzare il casco durante la chemioterapia, affrontando invece la perdita di capelli indotta dai farmaci. Tuttavia, il semplice fatto di sapere di poter disporre di questa opzione ha avuto un grande impatto sul suo percorso di cura. "Lavorando nella sanità, vedo ogni giorno quanto possa essere devastante per le persone sentirsi senza scelte. Sapere che avrei potuto utilizzarlo se lo avessi voluto mi ha conferito una sorta di pace mentale. La consapevolezza di avere delle opzioni mi ha fatto sentire supportata e valorizzata durante tutto il mio percorso di cura" afferma Elena. Per lei, l'accesso al casco è stato un segno tangibile di solidarietà e supporto in un momento di grande fragilità.
Il casco e come funziona
Il casco è un dispositivo progettato per prevenire la caduta dei capelli durante la chemioterapia. Il sistema funziona attraverso un casco refrigerante che, indossato dalla paziente durante la terapia, abbassa la temperatura del cuoio capelluto fino a -4°C. Questo processo riduce l’afflusso di sangue ai follicoli piliferi, limitando la quantità di farmaco che raggiunge le radici dei capelli. Di conseguenza, i follicoli piliferi sono meno danneggiati e la caduta dei capelli viene significativamente ridotta.
Il casco, testato in studi clinici, ha dimostrato una significativa riduzione della caduta dei capelli, con un tasso di successo complessivo del 68%. È una soluzione sicura e al momento l’unica a disposizione, un valido supporto durante la terapia oncologica. Gli effetti collaterali sono minimi e includono sensazioni di freddo e lieve disagio temporaneo. La conservazione dei capelli varia a seconda del tipo di farmaco: il dispositivo è particolarmente efficace con i taxani, dove il 78-89% delle pazienti mantiene i capelli, mentre con le antracicline l’efficacia è del 47-78%.
Costi del macchinario
Il macchinario che vogliamo acquistare è stato già testato presso il reparto di Oncologia femminile del Sant’Orsola ed è ora in attesa di essere comprato perché terminato il periodo di ricerca. Per acquistarlo dovremo raccogliere 44.000 €. Si tratta di un unico sistema a cui sono collegati due caschi che possono essere gestiti separatamente che quindi può contemporaneamente essere usato da due pazienti. Se raggiungeremo il nostro obiettivo con il sostegno aggiuntivo di Emil Banca del bando Coopera potremmo già avere la possibilità di iniziare la raccolta fondi per acquistarne un secondo. Ogni contributo è fondamentale!
Unisciti anche tu
Ogni donna che affronta un tumore al seno o ginecologico deve prendere decisioni cruciali. E oggi noi abbiamo la possibilità di fare una scelta che conta. La nostra campagna "Di testa mia" è un atto di vicinanza che permette alle donne di mantenere il controllo della propria identità durante il percorso di cura. Ogni contributo, per quanto piccolo, rappresenta un passo in più verso una comunità che cura. Insieme possiamo garantire a chi vive questo percorso di non sentirsi sola e di poter decidere sul proprio corpo. Scegli una ricompensa e insieme portiamo i caschi salva-capelli al Sant’Orsola. Grazie di cuore per aver scelto di fare la differenza con noi.
Commenti dei sostenitori
Grazie a te Angela!
Cristina Fargnoli - 30/11/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie Cristina!
[Anonimo] - 25/11/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie, insieme saremo vicini a chi affronta questo percorso di cura
Romana Zacchi - 11/11/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie Romana ❤️
Oscar Fuà - 07/11/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie Oscar per esserne parte!
[Anonimo] - 07/11/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie mille!
Gianoberto Sieli - 06/11/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie di cuore Gianoberto ❤️
Ignazio Mollica - 06/11/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie Ignazio per aver scelto di esserci insieme a noi.
[Anonimo] - 06/11/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie cuore!
I colleghi di Catia - 06/11/2024 Barbara Logozzo - 06/11/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie mille Barbara!
[Anonimo] - 01/11/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie per esserne parte! ❤️
Roberta Caldana - 01/11/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie di cuore Roberta!
maria evelina zanzi - 26/10/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie Maria Evelina, siamo sicuri che insieme riusciremo a realizzare questo progetto!
Tamara Veronesi - 29/10/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie Tamara di aver scelto di essere parte di questo progetto! Un grande abbraccio da tutta la Fondazione
Maria Di donato - 24/10/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie Maria!
Alessandra Rucci - 22/10/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie a te Alessandra di aver scelto di esserci!
Desirée Baracotti - 20/10/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie Desirée per il tuo sostegno e per aver condiviso la tua storia. Ti siamo grati per la tua generosità 🩷
Lina Zuleta - 20/10/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie Lina 🩷
Ilaria Allegri - 18/10/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie di cuore Ilaria!
Elena Baldi - 17/10/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie a te Elena per essere al nostro fianco
Anna Magarò - 16/10/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie Anna per essere parte di questo progetto!
Madia Lanza - 16/10/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie Madia, insieme stiamo facendo la differenza.
[Anonimo] - 15/10/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie mille!
Giulia Gandolfi - 15/10/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie Giulia! Siamo grati di averti al nostro fianco
Lorenzo Rimondi e Patrizia DONATI - 15/10/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie Lorenzo e Patrizia!
[Anonimo] - 14/10/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie!
[Anonimo] - 10/10/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie mille!
[Anonimo] - 11/10/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie mille di essere parte di tutto questo!
[Anonimo] - 10/10/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie di cuore!
[Anonimo] - 09/10/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie 🩵
Antonio Colucci - 09/10/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie mille Antonio!
SARA NALDI - 09/10/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie per il tuo sostegno Sara 🩵
Lucia Cardelli - 09/10/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie Lucia per aver condiviso la tua storia e per esserti unita a questo progetto! Grazie di cuore
Federica - 08/10/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie a te Federica!
Prosperi Sabrina - 08/10/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie Sabrina di essere parte di tutto questo! 🩵
Massimo Placidi - 08/10/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie Massimo!
Donatella Ragazzi - 08/10/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie per il tuo sostegno Donatella!
[Anonimo] - 07/10/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie di cuore ❤️
GIADA BIANCHI - 07/10/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie Giada ❤️ per essere parte di tutto questo
[Anonimo] - 07/10/2024 Fondazione Sant'OrsolaGrazie mille!