by: L'Arco Corrispondenze per la Recovery | Obiettivo raggiunto! | Tipo raccolta: O tutto o niente!
5.000 euro raggiunti! 15 persone per sei mesi avranno la garanzia di poter avare un percorso personalizzato con il supporto dei nostri operatori, per uscire e rialzarsi da situazioni che a volte sembrano impossibili.
Aiutaci a poter mantenere l’ambiente che li ha sempre accolti per altri 6 mesi!
Non eravamo certi di riuscire a farlo ma ci avete sorpreso, sia imprese che privati stanno diffondendo la nostra raccolta testimoniando quanto credono nell’importanza della cura della salute mentale…
Vogliamo che questo argomento diventi sempre più presente nel dibattito pubblico, fondamentale come la lotta al razzismo e la corsa contro il riscaldamento globale.
Ma per farlo dobbiamo continuare a poter offrire una sede e un ambiente consoni sia al lavoro che facciamo sia a poter accogliere tutti e aprirci al mondo.
Purtroppo, il caro vita che tutti stiamo vivendo si è abbattuto anche su di noi, ha mandato all'aria i nostri calcoli sui i costi di gestione che sono schizzati alle stelle, e c’è il rischio concreto di non riuscire a fronteggiare questi rincari…
Vista la meravigliosa partecipazione della nostra comunità vogliamo assicurarci che tutti i vostri sforzi e le nostre speranze non siano minacciate dal caro-vita: aiutateci a pagare 6 mesi d’affitto e spese, 10.000 euro sembrano tantissimi ma insieme siamo riusciti a raccogliere ben di più… Andiamo avanti!
***Il primo obiettivo è stato raggiunto, 10 nuove persone potranno essere accolte a L’ARCO e avere supporto in un percorso individuale pensato per la loro ripresa… Ma non fermiamoci qui!
Vi ringraziamo con tutto il cuore del vostro supporto, ci sentiamo onorati nel vedere quanto credete in noi, proprio per questo vogliamo poter aprire le nostre porte ad altre 5 persone!
Le persone che là fuori stanno affrontando momenti di stallo, che per vari motivi non riescono a rialzarsi da sole, sono certamente più di 10… Cerchiamo di raggiungerne almeno altre 5 e raccogliere quindi 5.000 euro in più, insieme possiamo farcela!
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Nel rapporto con le persone ci concentriamo sulla soggettività di ciascuno per sostenere il personale progetto di ripresa, un recupero della speranza e del senso del proprio valore, una maggiore consapevolezza, la capacità di agire e di collaborare con gli altri, la capacità di cogliere le opportunità presenti nel proprio ambiente.
Le attività consistono in percorsi individuali, brevi corsi, esperienze di gruppo.
I percorsi individuali che proponiamo sono:
Il percorso individuale prevede il coinvolgimento attivo della persona, l’apporto di un “pari” (una persona con esperienza diretta di disturbo sociale o mentale, formata per il supporto fra pari) e di un “dispari” (un professionista della salute mentale), questo cerchio di risonanze che si crea permette uno scambio sincero che ha già aiutato molte persone, uno spazio sicuro, libero da qualsiasi vincolo e autorità.
I corsi e i gruppi sono serie di incontri tematici proposti alle persone non come pazienti, ma come “studenti del proprio benessere”. Aperti anche a familiari, operatori dei servizi e cittadini, trattano di argomenti rilevanti per la recovery: maggiori conoscenze di diagnosi, terapie e servizi, la contrattualità nei rapporti di cura, l’approccio al lavoro, la sessualità, la solitudine, le relazioni con gli altri, l’amore…
Con il tuo aiuto potremo condividere tutto questo con nuovi fruitori dell'associazione!
L’ARCO si rivolge a persone che in seguito a un disturbo psichico o a un disagio sociale sono in difficoltà a riprendere in mano la propria vita, ma desiderano provarci.
L’accesso a L’ARCO è ad iniziativa personale. Valorizziamo la responsabilità di ciascuno, la sua intenzione di giocarsi in una svolta costruttiva. Per questo non abbiamo rapporti con i familiari o con i servizi, lavorando insieme alla persona sui suoi rapporti con loro, confidando che essi riconoscano il valore del suo impegno di ripresa.
La partecipazione è gratuita, salvo un simbolico contributo di 20 € per sei mesi di attività individuale che comprende anche la partecipazione ai gruppi e di 5 € per ogni corso (costo unitario, non a incontro).
Ogni percorso necessita di:
Per garantire questo servizio solo col costo simbolico di 20 € e senza discriminare chi non si potrebbe permettere nulla, stiamo davvero sudando sette camicie! Il tuo aiuto è fondamentale per non farci rifiutare altre persone che hanno bisogno di supporto nella propria recovery!
Recovery è un termine inglese denso di significati, quindi difficile da rendere in italiano. Fare la propria recovery può essere inteso come riprendersi, riaversi, guarire, ma è soprattutto un processo di riappropriazione della propria vita, della propria persona e dei propri obiettivi, per poter essere e potersi sentire partecipi, utili e degni di stima anche quando continuano ad essere presenti sintomi e necessità di cure o di sostegno sociale.
Spesso una malattia mentale o un disagio sociale danno l’avvio a una catena di conseguenze negative nella vita personale, nei rapporti con gli altri, nella capacità di lavoro e di autonomia economica. Questo finisce per minare aree fondamentali per il benessere di chiunque: la speranza per un futuro migliore, la sensazione di avere il controllo sulla propria vita e le opportunità di crescita personale e di cambiamento.
Facilitare la recovery significa sostenere le persone nella loro ricerca di una vita più soddisfacente, perché possano scegliere ciò che ritengono importante per il proprio futuro.
Affiancando i percorsi di cura e di supporto sociale che sono in atto, L’ARCO cerca di aiutare la persona a realizzare le proprie specifiche potenzialità, rafforzando i propri punti di forza e le proprie risorse. È quindi un’attività non clinica, dal carattere molto pratico, che promuove un’analisi e un confronto delle esperienze. Molte persone cercano questo tipo di supporto o viene loro consigliato dai servizi, da tutto il territorio Bolognese e limitrofo ci arrivano richieste ma al momento non riusciamo a far fronte a tutte, aiutaci a superare questo ostacolo.
Nell’insieme i Percorsi proposti dall’ARCO sono tesi a promuovere la costruzione o il rafforzamento di rapporti di “corrispondenza” nel proprio ambiente di vita, nella convinzione che questi siano la condizione più favorevole per sviluppare percorsi di recovery a propria misura. Non si tratta solo di ricevere un aiuto, un sostegno o una facilitazione, che sono comunque importanti e a volte indispensabili. Trovare corrispondenze è qualcosa di più: richiede reciprocità, uno scambio da cui tutti escano arricchiti.
L’ARCO-Corrispondenze per la recovery è un’associazione ONLUS (Ente del Terzo settore), attiva da maggio 2018.
Il progetto prende vita grazie alla visione di varie persone afferenti alla sfera della salute mentale tra cui quella del suo presidente, Michele Filippi, psichiatra, che fino al 2014 ha diretto il Centro di Salute Mentale di San Lazzaro di Savena, ha partecipato al movimento per una nuova psichiatria fin dagli anni ’70 cercando di coniugare l’ispirazione Basagliana e la psicologia psicodinamica. Ha operato per costruire un servizio a misura dei pazienti coinvolgendoli, insieme ai famigliari e alla comunità locale, nella creazione di opportunità di recovery.
Vi operano otto facilitatori, quattro con competenza professionale (due psicologi, un'educatrice sociale, uno psichiatra) e quattro con personale esperienza di un disturbo psichico e specifico percorso formativo (pari/peers).
“Ciò che mi ha aiutato di più è l’essermi sentito preso sul serio”
Malattia mentale è un concetto che spaventa e stigmatizza ed è naturale che si cerchi di allontanare ciò che ci fa paura. Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) però un europeo su quattro soffre o ha sofferto di un disturbo psichico, dato in aumento. Significa che ciascuno di noi è esposto al rischio di confrontarsi prima o poi nella vita con la malattia mentale, direttamente o indirettamente. Significa anche che lo stereotipo del malato mentale va rivisto, e di molto.
Spesso, anche a causa del fortissimo pregiudizio negativo presente nella nostra società, al disturbo si associano grandi sofferenze individuali, disabilità, esclusione sociale, morte prematura.
È ormai condiviso dalla comunità scientifica internazionale che la cura spesso non basta, né bastano i programmi di inclusione sociale. La terapia è fondamentale per ridurre i sintomi e alcuni aspetti della sofferenza. L’inclusione sociale riduce l’emarginazione e cerca di promuovere condizioni di vita sostenibili.
Quello che più difficilmente si realizza è che la persona con una malattia mentale ritrovi un senso alla propria esistenza, senta la sua soggettività riconosciuta ed apprezzata, senta di poter incidere sullo sviluppo della propria vita, abbia la possibilità di partecipare in modo autentico a relazioni e ad attività con altre persone.
Una situazione simile si verifica spesso anche in persone la cui vita si arena per motivi sociali o economici, non direttamente collegati ad un disturbo psichico. Anche a questi L’ARCO si rivolge.
I nostri elementi caratteristici
Questo è il progetto che ti presentiamo e che vorremmo aprire a una platea ancora maggiore, chiunque di noi potrebbe avere bisogno di una mano in periodi bui o confusi, in cui la sola forza di volontà e le cure spesso non bastano... Vuoi aiutarci a realizzare tutto questo? Noi e tutte le persone che riusciremo ad aiutare te ne saremo immensamente grati!
L’associazione è attiva da maggio 2018 ed è nata dal desiderio di varie persone tra cui lo psichiatra Michele Filippi; L'Arco è uno spazio sicuro in cui esprimere se stessi, ritrovarsi, riprendere il filo della propria vita. Come facciamo tutto questo? Noi crediamo nel concetto di “recovery” per cui ognuno di noi, aldilà dei propri disturbi e disagi, può riappropriarsi di una quotidianità degna di essere vissuta. In associazione si trovano persone che conoscono il disturbo mentale e il disagio sociale dai libri e dall’esperienza professionale ma anche chi lo conosce per la propria esperienza personale, persone pronte all’ascolto e con cui confrontarsi e avere un discorso alla pari. Le attività consistono in percorsi individuali, brevi corsi, esperienze di gruppo. Non abbiamo argomenti tabù, sappiamo che lo stigma per la salute mentale è ancora forte e per questo tanti di noi non riescono o non vogliono comunicare come si sentono e come percepiscono la propria realtà, per questo il dialogo aperto e franco è la nostra cifra identitaria. Gli elementi chiave dell’impostazione dell’ARCO sono comuni alle più avanzate esperienze occidentali: 1. Centralità della prospettiva della “recovery”: superare avvilimento e passività, valorizzazione delle potenzialità e dell’iniziativa personali. 2. Apporto dei “pari” nel gruppo di lavoro: degli 8 facilitatori dell’associazione, 5 sono persone in cura per un disturbo mentale e forniscono un apporto di esperienza e di ‘visione’ decisivo per il supporto alla recovery. 3. Coprogettazione e coproduzione: il continuo impegno di confronto e collaborazione, sia nel gruppo di lavoro sia con chi partecipa alle attività, costituisce una formazione permanente alla ripresa personale.
Al momento non ci sono news pubblicate.
Ecco i gloriosi GINGERs che hanno sostenuto il progetto finora:
Marinella Pancaldi
Isabella Cuseri
Maddalena Filippi
Grazia Stella
Ananda Yoga prato
Pamela Bolognini
andrea benetti
Alps South Italy
Coop. Anastasis
Salvatore Galante
ILARIA ROMANO
Rocco Vitale
patrizia fabbiani
Coop Sociale Agriverde
Francesco Filippi
Ermanno Manlio Pavesi
Antonio Marco Serra
Christian Foletto
Giulio Marchesini Reggiani
Andrea
Francesca Ardito
Mattia Quargnolo
Manlio Balestrini
Valeria Graziano
MARTINO FILIPPI
cecilia neri
Alessandro Siciliano
Valentino Roncarati
Andrea Cerioni
Maria Stella Rizzardi
Simona Catalano
Caterina Bruschi
Nicola Gabella
Lucia Pozzi
Leonello Dottori
Gennaro Micillo
Michele Cannone
Alessandra e Giorgio Lazzari
Marinella Verni
Giovanni Cozza
Nicola Santoro
Emma Bonadei
Michele bonadei
Camilla bonadei
Patrizia cretti
Lorenzo bonadei
Elena Pozzi
Elena Lamberini
Emil Banca Credito Cooperativo - Contagio Solidale
Chiara Francioni
Angelo patti
Lea Canini
Serena Gennai
Giusi Salvati
Francesca Lamberini
Donatella Ongaro
Massimo Lamberini
Alessandra Madeo
Grazia Mencarelli
SUSANNA ONGARO
Rosaria galante
delia.martelli@gmail.com
Ottavio Lischi
Antonella Guarino
Claudia D'Eramo
Michele Filippi
Antonio Marco Serra
Martina Morrone
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