Un microchip può funzionare come una rete di neuroni? È la domanda a cui sta cercando di dare una risposta il gruppo guidato da Lorenzo Stevenazzi, dottorando in Fisica Applicata ed Elettronica in Bicocca, insieme a docenti, ricercatori, dottorandi e studenti che arrivano dal nostro Ateneo ma anche da Bocconi: Mattia Tambaro, Andrea La Gala, Chiara Guerini, Matteo Stevenazzi, Elia A. Vallicelli e Marcello De Matteis.È il team di ricerca di TinyNeuron, la prima campagna online tra quelle selezionate con la VI call BiUniCrowd.
L’obiettivo del progetto è raccogliere 10.000 euro, che saranno utilizzati per sviluppare un prototipo di microchip neuromorfico, capace di replicare il funzionamento dei neuroni e del cervello umano. Rispetto ai microchip tradizionali, il microchip neuromorfico permetterà di risolvere algoritmi di intelligenza artificiale molto più complessi consumando molta meno energia, con ricadute nell’ambito del monitoraggio dell’ambiente nonché nell’integrazione di protesi robotiche con il corpo umano.
La campagna è stata selezionata da Thales Alenia Space, che la co-finanzierà con un contributo di 5.000 euro appena il contatore della campagna di raccolta fondi avrà raggiunto il 50% dell’obiettivo. Grazie al prezioso supporto del partner BiUniCrowd il tuo contributo vale doppio quindi, scopri subito il progetto, sostienilo con una donazione e scegli la tua ricompensa!
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