Il programma BiUniCrowd si inserisce tra le iniziative dell’Università di Milano-Bicocca che possono essere sostenute da enti e aziende.
Chiunque voglia sostenere una campagna di crowdfunding promossa direttamente dall’Università di Milano-Bicocca (sono quelle campagne che noi definiamo proposte da “strutturati”) può ottenere i benefici fiscali previsti dalla normativa, come meglio specificato di seguito.
La normativa fiscale italiana prevede diverse tipologie di benefici fiscali sia per le persone fisiche sia per le persone giuridiche che decidono di finanziare con una donazione la ricerca universitaria. Per tali erogazioni, il donatore ottiene un risparmio fiscale.
Rispetto al crowdfunding universitario, nel caso di persona fisica che effettua una donazione liberale in denaro, si applica l’art. 10, lett. I-quater, TUIR per il quale il donatore può beneficiare di una deduzione dal reddito complessivo senza limiti.
Se, invece, il donatore è un’impresa o un soggetto IRES che stanzia fondi per il finanziamento della ricerca, a titolo di contributo o liberalità, si applica l’art. 1, comma 353, della legge 266 del 23/12/2005 per il quale l’ente erogatore della donazione può integralmente dedurre l’importo dal reddito di impresa.
In ogni caso, è sempre opportuno verificare di volta in volta con il proprio commercialista l’applicabilità della normativa vigente e le eventuali variazioni.
Per scoprire tutti i vantaggi per chi investe nella ricerca e nell’università, leggi la guida Bicocca ti agevola.
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