Il crowdfunding per la ricerca scientifica è ricco di potenzialità da ogni prospettiva: quella di un ateneo, di un’azienda e dei ricercatori. Questo potrebbe essere il riassunto di quanto emerso in occasione dell’evento di presentazione della nuova edizione del bando BiUniCrowd.
“Il crowdfunding ci ha permesso di uscire dalla nostra comfort zone, imparare a raccontare il nostro lavoro e raccogliere tanti feedback per sviluppare il nostro prodotto”, “Una campagna di crowdfunding rende disponibile fondi da utilizzare con elasticità e allo stesso tempo spinge a pensare un progetto di ricerca anche in ottica di sostenibilità imprenditoriale”, “Oltre a raccogliere fondi il crowdfunding ci ha permesso di creare un network di relazioni all’esterno e all’interno dell’università”.
Questi sono solo alcuni degli spunti condivisi da Eleonora Beccaluva (Moovy), Elia Vallicelli (paMELA) e Jessica Zampolli (Micro-Val), progettisti che hanno partecipato con successo alle precedenti edizioni di BiUniCrowd e che hanno condiviso le loro esperienze.
Anche dal punto di vista dei partner di cofinanziamento a2a, Fondazione Cariplo, Corepla, Eni, Fondazione EOS e Thales Alenia Space il contributo economico è uno di tanti punti di valore di BiUniCrowd. Per un’azienda o una fondazione infatti il crowdfunding è anche un’opportunità per collaborare con l’università e migliorare l’ambiente condiviso, per unire ricerca, tecnologia e società civile con l’obiettivo di testare soluzioni innovative alle sfide quotidiane, coinvolgere le persone e promuovere la cultura dell’innovazione, nonché integrare la ricerca scientifica con il valore della creatività e dell’imprenditorialità.
Il prossimo step è iscriversi al corso di formazione che si terrà il 4, 11 e 14 dicembre dalle 15:00 alle 17:00.
Per qualsiasi domanda o approfondimento siamo a completa disposizione. Chiamaci, scrivici o prenota un appuntamento online con lo sportello informativo per un primo confronto sul tuo progetto!