Il 16 dicembre la Fondazione Città della Speranza festeggerà il 30esimo
anniversario della nascita. Nel 1994 nacque infatti l'ente, il cui
primo impegno fu di realizzare una nuova clinica di Oncoematologia
pediatrica all'interno dell'ospedale di Padova. La Fondazione sta
organizzando una serata aperta a tutti: istituzioni, volontari,
sostenitori, amici e cittadini al Gran Teatro Geox di Padova. Dalle 18
di lunedì 16 dicembre si alterneranno sul palco tanti protagonisti che
hanno fatto la storia di questa onlus, in primis il fondatore Franco
Masello e l'attuale presidente Giovanni Paolino. «Ci piace pensare a
questa serata come a un momento per dire grazie a quanti ci hanno
permesso di arrivare fino a qui - commenta Masello -. È una presa di
responsabilità nei confronti della ricerca: se ognuno di noi gode di
buona salute lo deve alla ricerca che continua a compiere grandi passi
in avanti e a raggiungere sempre più importanti traguardi. Sostenere la
Fondazione, e attraverso le attività dell'Istituto di Ricerca pediatrica
aiutare la ricerca, non è beneficenza: è un atto di responsabilità
verso sé stessi, un investimento per il futuro delle generazioni che ci
seguiranno e ovviamente un grande impegno nei confronti di chi ora ha
bisogno». D'accordo con queste parole Paolino: «Desideriamo considerare
questo compleanno un punto di partenza per costruire un altro futuro per
questi bambini, libero dalle malattie oncoematologiche pediatriche. La
ricerca deve accelerare per trovare sempre nuove cure così come il
messaggio che da trent'anni comunichiamo deve continuare a diffondersi
grazie alla rete dei volontari, la linfa vitale delle attività della
Fondazione e al sostegno di quanti con le loro donazioni ci permettono
di proseguire. Sarà una festa per i tanti amici che già ci affiancano,
ma soprattutto un'occasione per farci conoscere da quanti potranno
regalarci la loro vicinanza e il loro tempo entrando a far parte della
nostra rete di volontariato». E guardando al primo anno d'incarico al
vertice della Fondazione, Giovanni Paolino prosegue: «Siamo veramente
contenti di questo 2024 perché vediamo e raccogliamo i frutti del lavoro
svolto finora: sono aumentati i contributi in arrivo dal 5x1000 e anche
i lasciti testamentari. Questo ci dice che la cittadinanza e le persone
hanno fiducia in noi e nella nostra onlus. E ci sono anche realtà
sportive che hanno deciso di legarsi alla Fondazione come le squadre di
rugby di Padova e di Rovigo». «Come sono arrivato in Fondazione? Come
direttore generale di Eismann mi era stato chiesto un contributo
economico; ho invece avviato una partnership con Fondazione ponendo sul
retro dei furgoni dell'azienda la pubblicità di Città della Speranza.
Sono poi entrato nel consiglio direttivo e infine, un anno fa, mi è
stato chiesto di prendere il ruolo di presidente con l'obiettivo di far
conoscere la onlus anche fuori regione».
Dal Giornale
di Vicenza 2 dicembre pag.16 - Sara Marangon