Donava il sangue per la terza o quarta volta il conte Tommaso di
Valmarana, mentre ragionava con il responsabile del Centro trasfusionale
di Vicenza, il dottor Giovanni Rossi, sulla difficoltà di sviluppare
l'idea della donazione di sangue e di farne comprendere alla gente la
necessità sociale e umana. Era il 1959 e, da una sorta di sfida per far
fronte a difficoltà ancora oggi attuali, è nata Fidas Vicenza. Il conte
Valmarana ha lasciato una straordinaria eredità, morale e culturale che
l'Associazione declina nelle sue più disparate attività di
sensibilizzazione, formazione e promozione del dono del sangue. I tempi
sono profondamente mutati, ma il volontariato del dono rimane sempre
prezioso, così come il sangue che i donatori ogni giorno regalano alla
comunità, senza pretese, in modo incondizionato ed anonimo. Fidas
Vicenza è la terza federata a livello nazionale e la prima in Veneto per
numero di donazioni. Nonostante la flessione segnata negli ultimi anni
per effetto di un sistema sempre più rigoroso ed attento alla qualità
del sangue, nonché della situazione socio-economica, Fidas Vicenza conta
oltre 18 mila donatori attivi che ogni anno consegnano al sistema
sanitario ben 30 mila sacche di sangue. Numeri importanti, resi
possibili grazie ad un'organizzazione meticolosa e capillare nel
territorio che conta nove zone, suddivise in 76 gruppi, a coprire
l'intera provincia. L'operatività è garantita da un consiglio di
presidenza e dai responsabili associativi delle zone e dei gruppi. I
giovani giocano un ruolo strategico nella promozione del dono, così come
la rete di volontari che opera giornalmente in particolare nei centri
trasfusionali. Coinvolgere nuovi donatori non è facile, ma la generosità
dei cittadini e l'operatività di Fidas Vicenza hanno dimostrato di
saper infrangere molte barriere di paura e diffidenza.La
storiaL'A.Do.Sav. - primo nome di Fidas Vicenza - nacque il 20 maggio
1959 per mano del conte Tommaso Valmarana, del giovane medico Giovanni
Rossi, del professor Leonardo Salviati e altri volonterosi. Esistevano
già dal 1957 in città due gruppi che rispondevano alle chiamate
dell'ospedale: il Gruppo di Arsenale e quello della Montecatini, che
annoveravano circa 150 donatori. Il Centro raccolta sangue si trovava in
un vecchio fabbricato dell'ospedale, la parte alta dell'ex chiesa del
convento di Sant'Antonio. L'organico di allora era composto, oltre che
dal professor Rossi, dal dottor Bruno Castellani, da un tecnico e da una
suora. Era importante far conoscere all'opinione pubblica le nuove
tecniche chirurgiche e le necessità contingenti, di conseguenza divenne
necessario unire i gruppi che agivano in autonomia. Si arriva al 1959:
si aggiunsero altri gruppi dall'Alto e dal Basso Vicentino e altri nuovi
ne nacquero. Nel 1965 l'A.Do.Sav. entra a far parte della Fidas,
Federazione italiana associazioni donatori di sangue.
Dal Giornale
di Vicenza 4 dicembre pag.20 -Sara Marangon