by: Associazione SOS Donna ODV | data 04/02/2022
Comunicato
stampa
Faenza,
3 febbraio 2022
Casa Nicoletta: un nuovo luogo di
protezione per le donne
L’Associazione SOS Donna presenta i risultati della campagna di raccolta fondi
promossa per allestire una nuova casa rifugio
A gennaio 2021, l’Unione della Romagna
Faentina, tramite il rinnovo della Convenzione per la gestione del Servizio
Fe.n.ice e delle case rifugio, ha concesso all’Associazione SOS Donna, centro
antiviolenza di Faenza, la gestione di tre ulteriori appartamenti
destinati all’ospitalità di donne e minori che vivono situazioni ad alto
rischio per la propria incolumità. Due di questi sono già attivi, mentre il
terzo è in fase di allestimento: si tratta di Casa Nicoletta, abitazione
che l’Associazione ha dedicato a Nicoletta Massari, socia e operatrice
volontaria di SOS Donna venuta a mancare diversi mesi fa. Si tratta di
un appartamento di ampia metratura composto da cucina abitabile con
salottino, due camere da letto (matrimoniale e singola) e bagno, che potrà ospitare
fino a due nuclei monogenitoriali.
E’ Antonella Oriani, Presidente
dell’Associazione SOS Donna, a raccontare questo bellissimo progetto: “A
partire dalla data simbolica del 25 novembre, Giornata Internazionale per
l’eliminazione della violenza nei confronti delle donne, l’Associazione si è
fatta promotrice di una raccolta fondi online volta all’acquisto del mobilio e
degli elettrodomestici necessari all’allestimento della nuova casa rifugio,
allo scopo di accogliere al meglio le donne e i/le loro figli/e, già
pesantemente provate dalle violenze subite e dalla necessità di allontanarsi
dalla propria abitazione, dai propri affetti e dalla propria quotidianità”.
Dal 1994 ad oggi sono oltre 3.000 le
donne accolte al centro antiviolenza SOS Donna, di cui più di 130 donne
e 180 minori hanno trovato ospitalità nelle case rifugio. “In questo
momento tutte le strutture da noi gestite sono al completo, – prosegue
Antonella Oriani - mentre Casa Nicoletta è in fase di allestimento e sarà
pronta ad ospitare nuovi nuclei dal mese di marzo”.
“Ringraziamo la generosità di questi
benefattori che hanno dimostrato di essere vicini a SOS Donna, all’Unione
della Romagna Faentina, ma soprattutto al tema della violenza di
genere – dichiara l’Assessora alle Politiche e Cultura di Genere, Milena
Barzaglia. – ‘Casa Nicoletta’ è una struttura che si aggiunge alle altre
già attive e delle quali c’è grande bisogno per poter tutelare le donne vittime
di violenze. Vorrei ringraziare SOS Donna per il lavoro svolto quotidianamente
e, anche in questo caso, per aver saputo trovare il modo giusto di reperire le
risorse necessarie all’allestimento di ‘Casa Nicoletta’, cosa non scontata e
semplice, considerando il momento difficile che tutte le famiglie stanno
attraversando. Questa capacità dell’Associazione testimonia la grande forza e
credibilità che la stessa ha nel nostro territorio e quindi siamo sempre
onorati e felici di poter collaborare con loro”.
La raccolta fondi, lanciata
sulla piattaforma ideaginger.it, è stata accolta
con grande entusiasmo e, a distanza di soli 11 giorni dal suo inizio, ha superato
l’obiettivo iniziale di € 5.000. In 40 giorni sono stati raccolti quasi € 16.000:
di questi € 10.000 saranno destinati all’allestimento di Casa Nicoletta, mentre
i restanti € 6.000 saranno utilizzati per coprire buona parte delle spese del Centro
Estivo per i/le minori ospiti nelle case rifugio gestite da SOS Donna.
“Siamo veramente felici e grate per il
risultato raggiunto - dice Elisa Ottaviani, operatrice del centro
antiviolenza SOS Donna e curatrice della raccolta fondi - Sono più di 150
le persone singole e le realtà collettive che hanno sostenuto il
progetto “Una casa per ricominciare: allestiamo Casa Nicoletta!”. Tra
queste vengono citate: le colleghe e i colleghi dell’U.O. Medicina
Riabilitativa di Faenza, Bottega d’arte ceramica Gatti, Confcommercio Ascom
Faenza, Coop Alleanza 3.0, Ass.ne Creativi sopra la Media, Imago Srl, La BCC Banca
di Credito Cooperativo ravennate forlivese e imolese, Lions Club Faenza Host,
Marcello Berlini Fisioterapista, Rotary Club e Rotaract Club di Faenza,
Tampieri Financial Group Spa.
Le ragioni per cui queste realtà hanno
deciso di sostenere il progetto di SOS Donna Faenza:
Cominciano i colleghi e le
colleghe dell’U.O. di Medicina Riabilitativa di Faenza: “Nicoletta, a cui è intitolata la casa
rifugio, è stata volontaria attiva ed appassionata dell'Associazione SOS Donna
e amatissima collega fisioterapista nell’Unità Operativa di Medicina
Riabilitativa di Faenza per tanti anni. Il contribuire ad arredare
l'appartamento che porta il suo nome ci è sembrato il miglior modo per
continuare a sentirla vicina attraverso i suoi desideri”.
Anche la Famiglia Tampieri, illustra le motivazioni
che hanno spinto la Holding a dare un contributo alla causa: “Il sostegno all’attività di SOS Donna e Casa
Nicoletta è la dimostrazione di come il nostro gruppo intenda la responsabilità
sociale dell’impresa, ovvero un insieme di azioni orientate verso progetti
concreti da realizzare in forte sinergia con le associazioni. Tampieri è contro
ogni forma di violenza, crede quindi che sia un dovere civico e morale
promuovere tutte le iniziative che inducano ad una riflessione profonda su
quello che non è più solo un problema, ma una vera e propria emergenza che va
immediatamente fronteggiata con ogni mezzo”.
“Il Lions Club Faenza Host – afferma
il Presidente, Stefano Biancoli - considera la violenza di genere uno dei
soprusi più odiosi che esistano: la viltà di un debole che fa il forte con
qualcuno più fragile di lui. Per questo motivo riteniamo il nostro aiuto un
atto dovuto verso un’associazione, SOS Donna, che difende i diritti delle
persone fragili. Per una piaga sociale come questa riteniamo sia fondamentale
fare e non limitarsi a parlarne”.
La BCC ravennate forlivese e imolese racconta perché ha deciso di sostenere questo
progetto: “Una donna vittima di violenza che intraprende un percorso di
sostegno per il raggiungimento di una nuova autonomia ed equilibrio, necessita
a nostro avviso, tra le altre cose, di un luogo sicuro e accogliente dove poter
gradualmente riacquistare fiducia e voglia di mettersi in gioco. Per tale
motivo abbiamo ritenuto fondamentale sostenere il meritevole progetto di Casa
Nicoletta e siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto. Ci complimentiamo
con l’Associazione Sos Donna che ha promosso la raccolta fondi e con tutti i
sostenitori che hanno contribuito alla buona riuscita del progetto”.
“Il Rotaract Club Faenza è stato spinto dalla volontà di continuare la collaborazione che ci lega ad SOS Donna da qualche anno, - dice la Presidente Sara Zannoni - motivo per cui abbiamo scelto Casa Nicoletta, data anche l’importanza del progetto e la necessità di vederne la completa realizzazione nel più breve tempo possibile”. Alla sua dichiarazione si aggiunge quella del Rotary Club faentino: “Abbiamo scelto di appoggiare l'iniziativa di SOS Donna perché oggi, e più che mai a Faenza, è importante agire per proteggere le donne vittime di violenza. Se il motto del Presidente del Rotary International, Shekhar Mehta, è ‘Empowering Girl’, non può esserci affermazione sociale se non si è sicure, specialmente a casa propria: per questo motivo abbiamo deciso di portare il nostro piccolo mattone per la costruzione di un ambiente protetto”.
Anche la Presidente Simonetta Santandrea
illustra l’iniziativa promossa dai Creativi sopra la Media di Casola
Valsenio: “La nostra Associazione ha sostenuto con piacere, anche quest’anno,
la causa di SOS Donna, partecipando alla raccolta fondi per Casa Nicoletta
attraverso la realizzazione di cuscini per ogni vittima di violenza del 2021,
lasciati nei negozi del paese nella settimana dal 22 al 27 novembre per una
donazione da parte dei cittadini, che si è rivelata molto generosa”.
“Sostengo questo progetto perché la casa
dovrebbe essere per tutti nido, rifugio, accoglienza, sollievo – spiega Marcello
Berlini, fisioterapista libero professionista - La serenità è una conquista
che ha bisogno in primo luogo di sicurezza e di un luogo come Casa
Nicoletta”.
Infine, anche Barbara Bertoni, referente di
Imago Srl, racconta le motivazioni che l’hanno spinta a sostenere la
raccolta fondi: “Grazie alla mia attività ho avuto la fortuna di incontrare alcune
donne con una vita difficile ed è incredibile il miracolo che possono compiere
grazie ad una sola possibilità: dimostrare quanto valgono in un lavoro. E ti
sorprendono sempre. Per questo credo moltissimo nei progetti come il vostro!”
L’elenco completo dei sostenitori della
raccolta fondi e le future iniziative sono consultabili sul sito di SOS Donna: www.sosdonna.com.
Per ragioni di sicurezza non sarà possibile
realizzare un evento di inaugurazione all’interno di Casa Nicoletta, ma
l’Associazione si farà promotrice, nella primavera del 2022, di un’iniziativa
pubblica dedicata a chi ha supportato la raccolta fondi, per
celebrare insieme Nicoletta Massari e la nascita di un nuovo luogo per le
donne.
SOS Donna, associazione nata a Faenza l’8
marzo 1994, si occupa di fornire un servizio di prima accoglienza a donne che
si trovano in uno stato di temporanea difficoltà, che hanno subito o subiscono
violenza, gestendo dal 2000 anche il servizio comunale Fe.n.ice, centro di
ascolto e prima accoglienza per le donne in stato di disagio e maltrattate.
L’attività di supporto e ascolto si coniuga a quella di sensibilizzazione e
prevenzione tramite l’organizzazione di eventi, pubblicazioni e corsi di
formazione.
Il Centro antiviolenza SOS Donna opera sul territorio dell’Unione della Romagna Faentina dal 1994 e fornisce accoglienza, sostegno psicologico e legale a donne che subiscono violenza, indipendentemente dalla loro provenienza, cultura o religione. L'aiuto alle donne è offerto in maniera gratuita e nel pieno rispetto dell'anonimato. Dal 2000 è attiva una convenzione con l’Unione della Romagna Faentina per la gestione del Servizio Fe.n.ice. Oltre alla quotidiana attività di ascolto, consulenza e messa in protezione delle donne, proponiamo laboratori di prevenzione all’interno delle scuole, iniziative culturali ed eventi di sensibilizzazione rivolti alla cittadinanza, certe del fatto che la violenza nelle relazioni di intimità non sia una problematica di tipo emergenziale, bensì una questione culturale e sociale che riguarda tutte e tutti noi.