by: Cinemaniaci Associazione Culturale | data 10/11/2014
Prima che la crisi si abbattesse ferocemente sulla disponibilità di risorse pubbliche, agli operatori culturali era praticamente proibito – pena l’anatema da parte di policy maker e dei decision leader – di lanciare uno sguardo alle opportunità offerte dal mercato, di dare ascolto alle sirene del marketing, di pensare a se stessi come imprenditori a capo di un’impresa. L’operatore culturale si muoveva a proprio agio all’interno di un recinto ben presidiato senza percepirlo, però, come una gabbia o come una prigione ma, al contrario, traendone un senso di protezione: quel recinto, infatti, marcava in modo deciso il confine tra chi lavorava nel settore culturale e chi, invece, ne era escluso. (...)
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Grande esperienza nell’organizzazione di eventi con 27 anni di cinema all’aperto al Parco di Villa Raggio, a Pontenure (PC) e 11 anni all’Arena Daturi, ai piedi del maestoso Palazzo Farnese. Molte le iniziative culturali realizzate, molte le collaborazioni: Legambiente, Centro Interculturale, Festival Radici, SVEP, Una Scelta Consapevole, Puntoeacapo Onlus, Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche, Ausl di Piacenza, il gruppo teatrale Le Vissole, Chinarancia Lingua e cultura cinese, Associazione Arti e Pensieri, Piacenza Jazz Club, Istituto Alberghiero G. Marcora e Liceo M. Gioia. Nel nostro CV anche la produzione video per informare e sensibilizzare le persone su temi sociosanitari: la promozione della cultura della solidarietà, donazione e trapianto d’organi con “Beppe e Gisella. E l’intrepida ricerca di un pezzo di vita” e la valorizzazione dei centri per le cure palliative con “Viola”. I due film sono riconducibili a un forte interesse per la comunicazione sociale.