by: Estragon | data 26/05/2020
Da quando ho iniziato a lavorare per Estragon ho avuto l'onore di fotografare dei grandissimi mucicisti come Kamasi Washington, i Calexico, Giovanni Lindo Ferretti, Ginevra di Marco, Grupo Compay Segundo de Buena Vista Social Club, Mulatu Astatke e tanti altri artisti affermati e emergenti, tutti talentuosissimi, che senza Estragon probabilmente non avrebbero mai messo piede a Bologna.
Credo ci sia sia un'intima connessione tra fotografia e musica, ci sono racconti fotografici che sanno di blues altri hanno il ritmo e i colori del rock o la malinconia di una mazurka francese; sotto i palchi di BOtanique, Europavox, Estragon Club, in questi anni ho ritrovato più volte questa connessione, una sorta di magia di luci e suoni, amplificata a mille dall'adrenalina pura del pubblico.
Ma Estragon non è solo questo, è anche tutte le persone che ci lavorano: oltre ai musicisti, gli organizzatori, i tecnici, il personale dei bar e del food, artisti ed artigiani che espongono le loro opere durante i vari festival, una famiglia per me ormai che mi ha accolta e sempre supportata per svolgere al meglio il mio lavoro.
Estragon è musica e una città senza tanta bella musica sarebbe davvero triste, Estragon è casa, una casa composta da tanti professionisti con cui ho voglia di ricominciare a lavorare al più presto.
Ringraziamo Marika per il suo prezioso dono alla campagna di Estragon e soprattutto per gli scatti che in questi anni ci hanno accompagnato a concerto finito. Quegli scatti che ci hanno permesso, a luci spente, di rivivere quei momenti di pura gioia che solo la musica può dare.
16 scatti: BOtanique, Calexico, Diodato, Eckoes, Fast Animals And Slow Kids, Ginevra di Marco, Indian Queens, JoyCut, Kamasi Washington, Giovanni Lindo Ferretti, Modena City Ramblers, Nouvelle Vague, PopPen Djs, Rumba de Bodas, Shortparis, Susanne Vega.
Solo 3 copie a scatto!
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Marika Puicher è nata nel 1979 sulle Dolomiti bellunesi. Dopo la laurea frequenta il master in Reportage Sociale e in Comunicazione Visiva presso l'Accademia John Kaverdash di Milano.
Specializzata in reportage sociale, attraverso i suoi scatti ha raccontato: le drammatiche condizioni dei profughi curdi alla periferia di Istanbul, le proteste dei lavoratori dall’Emilia-Romagna alla Sardegna, l'occupazione di case da parte di famiglie in emergenza abitativa, il disastro ambientale dell'Ilva di Taranto, la delocalizzazione della Fiat a Kragujevac (Serbia), le ricerche dei civili uccisi durante la guerra in Bosnia, e altre storie. Nel corso del 2012 – in collaborazione con l'Unione familiari vittime per stragi – ha realizzato il progetto fotografico “Nel nome dei figli”, sulla trasmissione della memoria delle stragi terroristiche in Italia alle giovani generazioni. Negli ultimi anni ha concentrato la sua indagine fotografica sui diritti violati delle persone LGBT in Italia, Marocco e Spagna.
Si occupa anche di fotografia di scena, eventi culturali e musicali: dal 2016 è la fotografa di Estragon.
Le sue immagini sono state pubblicate su rinomate testate nazionali e internazionali. Attualmente vive a Bologna e collabora con l'Agenzia Parallelozero di Milano.
ESTRAGON è una realtà del territorio bolognese conosciuta in Italia e in Europa per il suo lavoro e per la sua produzione di eventi nel settore musicale, festival e attività di internazionalizzazione. Attiva da 28 anni, l'Estragon Club è diventato locale di riferimento per scatenarsi ai ritmi dell'indie, ricaricarsi con l’energia dell'electro clash, dondolarsi ai suoni reggae e "rifarsi le orecchie" con il miglior rock in circolazione. Uno dei locali più “ospitali” della città di Bologna, sia che questo comporti invasioni di metallari in divisa di pelle, oppure orde di ragazzi con cravattini stretti e occhialoni indie-nerd o, ancora, qualcuno che sia semplicemente alla ricerca di concerti-evento o di una serata rock o world music. ESTRAGON Club, motore della cooperativa, ha ospitato i più grandi artisti internazionali ed italiani: Editors, Block Party, Franz Ferdinand, Paul Weller, The Lumineers, Ramones, Skunk Anansie, Modest Mouse, e molti altri. La programmazione conta una presenza di circa 150.000 spettatori a stagione. Fra i Festival organizzati: > BOtanique, cuore pulsante della rassegna estiva del Comune di Bologna porta nel centro della città una media di 50.000 visitatori ad edizione. Per festeggiare i 10 anni della manifestazione l'edizione 2019 è stata “100% Plastic Free”. Il report di HERA ha comunicato che il BOtanique è stata la manifestazione che ha avuto il più basso impatto di rifiuto pro capite dell’intera estate bolognese. > Finger Food Festival, progetto itinerante di integrazione culturale attraverso il cibo, è caratterizzato da un format unico che intende valorizzare l’arte culinaria di strada, i birrifici artigianali e le musiche del folclore internazionale, offrendo una miscellanea e cosmopolita programmazione. > Irlanda in Festa, la più grande rassegna in Europa, Irlanda esclusa, che celebra il meglio della tradizione e della cultura celtica, fra birre esclusive, gastronomia, sport, attività ludiche e folklore.