by: sezione CAI Alto Appennino Bolognese di Porretta Terme APS ETS | data 24/05/2025
Premessa
L'edificio oggetto d'intervento è costituito da un piccolo rifugio di montagna denominato "Capanna del Sasseto" ubicato, in comune di Lizzano in Belvedere, a circa 1800 mt. di quota altimetrica, nei pressi della località Passo dello Strofinatoio all'interno del gruppo montuoso del Corno alle Scale. Tale rifugio ricade inoltre all'interno del Parco Regionale del Corno alle Scale ed urbanisticamente nell’ambito dell’ Art. 13.1 - Zone territoriali omogenee "E" agricola - Sottozone agricole "E2b" di protezione generale nel Parco del Corno alle Scale, dove sono ammessi gli interventi di manutenzione straordinaria. Tale fabbricato, di proprietà della Regione Emilia Romagna, è condotto in locazione dalla Sezione C.A.I. Sezione C.A.I. Alto Appennino Bolognese, con sede a Porretta Terme in Piazza Libertà n° 42, in virtù di specifica convenzione. La struttura in oggetto, la cui costruzione risale agli anni 60', si trova in pessime condizioni di mantenimento e necessita di sostanziali interventi di risanamento e manutenzione per essere riportato in condizioni idonee all’utilizzo a cui è destinato. Relazione tecnica L'edificio è costituito da un volume regolare realizzato in muratura di blocchi prefabbricati di cemento intonacati, su cui è stato applicato esternamente uno strato di vernice plastica protettiva di colore grigio chiaro; la copertura, a due falde asimmetriche, è costituita da un solaio in latero cemento con manto di copertura in lastre di lamiera di acciaio zincato e verniciate color grigio chiaro. Internamente l'edificio si sviluppa su due piani così composti: al piano terra, accessibile attraverso una doppia porta d'ingresso fra due paramenti murari in cui è stata ricavata la legnaia, c'è la zona giorno costituita da un unico ambiente con angolo cottura e la scala per accedere al piano primo; il piano primo è costituito da un' unica camerata con alcuni letti a castello e da un piccolo servizio igienico con accesso dal vano scala. Tutti i locali sono illuminati e ventilati naturalmente. La struttura manifesta evidenti fenomeni di degrado delle murature e delle finiture, oltre a soffrire di gravi infiltrazioni di umidità attraverso i paramenti murari che, a causa del rivestimento plastico esterno, non traspirano e trattengono all'interno l'umidità. La copertura presenta evidenti fenomeni di gelività degli sporti di gronda in laterizio, che si stanno disfacendo sotto l'azione degli agenti atmosferici. Anche il manto di copertura in lamiera zincata e verniciata ormai versa in condizioni di conservazione che non garantiscono più l’impermeabilità ne la resistenza agli agenti atmosferici. All'interno i locali necessitano di opere di manutenzione in particolare agli intonaci di parete e soffitto e di ripristino dell’impianto interno di distribuzione dell’acqua che alimenta il lavello al piano terra ed il servizio igienico al piano primo. E' quindi intenzione della Sezione CAI A.A.B., “conduttore” della struttura, eseguire le opere di manutenzione e risanamento necessarie per il ripristino funzionale della capanna sociale. Le opere in progetto sono mirate essenzialmente alla protezione della struttura esistente dagli agenti atmosferici, che rappresentano la principale causa di degrado dell'edificio. In particolare è prevista la scarificatura delle parti ammalorate di intonaco esterno ed il successivo rifacimento prevedendo all’interno del nuovo intonaco una rete plastificata che lo renda più compatto e resistente agli agenti atmosferici particolarmente aggressivi nel contesto ambientale in cui si trova la struttura. Anche all’interno è previsto il rifacimento degli intonaci ammalorati di pareti e soffitti con rimozione definitiva dell’attuale rivestimento in perline di legno ormai fortemente deteriorate. In copertura è prevista la rimozione totale dell’attuale manto in lamiera e la posa di un nuovo manto sempre in lamiera grecata di acciaio pre-verniciato color grigio chiaro; anche per la nuova copertura non sono previsti canali di gronda ma solo bandinelle laterali in lamiera pre-verniciata in tono con il nuovo manto. Si prevede inoltre di inserire sulla falda sud-ovest del tetto un pannello fotovoltaico per alimentare un nuovo impianto basico di illuminazione interna dei locali. E’ prevista la sostituzione totale degli infissi esterni (finestre ed imposte ad anta) con la posa di nuove finestre in alluminio pre-verniciato ed imposte esterne (scuretti) in alluminio pre-verniciato color verde RAL 6010. L’mmobile è contornato da un piccolo marciapiede con finitura in lastre di porfido ad “opus incertum” che verrà ripristinato mediante la demolizione del materiale esistente sostituito con un getto di cemento grezzo “bocciardato” in superficie e trattato con prodotti impermeabili. Non si ripropone la pavimentazione in lastre di pietra in quanto non adatte alle condizioni atmosferiche del luogo; si ritiene comunque che la soluzione con finitura a cemento grezzo sia cromaticamente compatibile con il contesto ambientale, considerate anche le minime dimensioni del manufatto. In generale, dal punto di vista architettonico, si è scelto di eseguire interventi di sostanziale mantenimento delle caratteristiche tipologiche e cromatiche dell’immobile, oltre a prevedere interventi sostenibili dal punto di vista economico considerati i maggiori costi che, nella fattispecie, il cantiere comporta rispetto a contesti d’intervento tradizionali. In generale gli interventi in progetto sono i seguenti: Opere esterne: - eliminazione del rivestimento plastico dei paramenti murari esterni mediante martellatura delle pareti esterne con scarifica dell’attuale rivestimento in vernice plastificata; - rifacimento dell’intonaco esterno con posa di rete d’armatura plastificata per aumentare la resistenza agli agenti atmosferici e rasatura finale in pasta di colore di tonalità grigio chiaro; - manutenzione generale degli sporti di gronda con rifacimento delle parti ammalorate, e nuovamente intonacate e tinteggiate; - rimozione dell’attuale manto di copertura e realizzazione di nuovo manto in lastre di lamiera di acciaio pre-verniciate color grigio “pietra”, fissate su nuova listellatura di supporto in legno, nuova lattoneria in lamiera di acciaio pre-verniciata (solo bandinelle laterali) cromaticamente in tono con il nuovo manto; - demolizione degli infissi esterni ad anta (scuri in ferro) e posa di nuovi scuretti ad anta in alluminio verniciato color verde RAL 6010; - nuovo portone d’ingresso in acciaio zincato e verniciato color verde RAL 6010; - tamponamento definitivo della finestra esistente sul lato nord-ovest (legnaia); - rifacimento del marciapiede circostante l’immobile mediante il getto di una soletta in cls con finitura “bocciardata” grezza in superficie; - posa di un singolo pannello foto-voltaico sulla falda sud-ovest della copertura per l’alimentazione dell’impianto di illuminazione interna dell’immobile; - rivestimento in lamiera di acciaio pre-verniciata del comignolo esistente; Opere interne: - demolizione del camino esistente non più utilizzabile; - rimozione dell’attuale rivestimento in perline di legno ammalorate, rimozione delle parti di intonaco ammalorate, friabili e distaccate; - rifacimento dell’intonaco interno di pareti e soffitti e nuova tinteggiatura; - sostituzione dei sanitari del servizio igienico e rifacimento completo dell'impianto idrico interno; - realizzazione di nuovo impianto di illuminazione interna alimentato da pannello solare con accumulo; - realizzazione di nuove finestre in alluminio preverniciato color verde RAL 6010 e vetro-camera di sicurezza; - altre opere complementari di finitura; Le opere sopra descritte non comportano aumento di superficie utile ne di volume del fabbricato, inoltre non creano mutamenti di destinazione d'uso. Relazione igienico - sanitaria In merito agli standards igienico sanitari dei locali si precisa quanto segue: - le superfici nette dei locali e le dimensioni di finestre e porte rimangono invariate; - le altezze interne dei locali rimangono invariate pari circa 2,55 mt. al piano terra e pari a circa 2,45 mt. di altezza media la piano primo; - i nuovi sanitari del servizio igienico ed il lavello della cucina rimangono collegati alla rete di scarico esistente del rifugio, costituita da una fossa di depurazione tipo Imhoff con scarico a dispersione nel sottosuolo. Non sono previsti nuovi impianti di riscaldamento dei locali in quanto l’utilizzo dell’immobile sarà prettamente estivo; verrà posizionata una stufa “economica” a legna utilizzata per cucinare. Non sono previste opere strutturali. Alto Reno Terme, Maggio 2025 Il Tecnico Geom. Fernando Neri
La Sezione, fondata nel 1978 come Sottosezione di Bologna da Giuseppe Fanti e Renzo Zagnoni, ha avuto la sua prima riunione a Porretta Terme, decidendo il nome "Alto Appennino Bolognese di Porretta Terme". L'inaugurazione ufficiale avvenne il 22 ottobre 1978. Il primo Reggente fu Leonardo Gualandi, che organizzò numerose iniziative, tra cui il restauro del Rifugio del Sasseto e l'impianto della segnaletica sui sentieri. Nel 1995, sotto la guida di Giuseppe Fanti, la Sottosezione divenne Sezione autonoma nel 1996, con un aumento di soci e attività, tra cui il progetto "Trekking col treno" ideato da Romano Mellini e Gigi Bernardini. Inoltre, soci della Sezione fondarono la Stazione del Soccorso Alpino al Corno alle Scale, e nacque il Gruppo Alpinistico "Azimut", con spedizioni in Sudamerica e Nepal, dove fu avviato il progetto umanitario Namastè. Siamo circa 300 soci ....