by: Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Piacenza-Bobbio | Obiettivo raggiunto! | Tipo raccolta: O tutto o niente!
Insieme per la Cattedrale!
Obiettivo del progetto è quello di ridare luce agli affreschi, opera di Camillo Procaccini e Gian Mauro della Rovere detto il Fiamminghino e agli stucchi di Francesco Sala (1608-1610) presenti all’interno della cappella di San Martino, situata a sinistra del presbiterio del Duomo di Piacenza.
Il Progetto La struttura della volta è affetta da un degrado causato da depositi superficiali, mancanze della doratura, che portano a nudo lo stucco bianco sottostante e lievi erosioni superficiali che hanno causato lo sbiancamento generale delle pitture murali.
L’intervento di restauro è volto ad eliminare i segni di deterioramento delle superfici causato da vecchie infiltrazioni, oggi risanate e restituire colore e vigore alle opere della volta realizzate a stucco e ad affresco, risalenti al XVII secolo e diventate parte fondamentale dell’eredità storica della fabbrica e della comunità.
L’obiettivoL’obiettivo è quello di raccogliere 10.000 euro a fronte di un costo complessivo di 25.000 euro, ridotto grazie al contributo dell’Associazione Domus Justinae (10.000 euro) e della ditta di ponteggi Edilvalente (5.000 euro)
Le fasi
Preconsolidamento – attraverso l’applicazione di opportuni prodotti applicati a pennello, con l’ausilio di carta giapponese o tramite spugnatura, atti ad arrestare fenomeni di degrado quali erosione e distacco della pellicola pittorica e degli stucchi.
Pulitura - da sali solubili, depositi superficiali e materiali applicati in interventi pregressi. Con la massima attenzione nella conservazione delle policromie, delle patine naturali e, nel caso delle pitture murali, delle tracce delle tecniche preparatorie del disegno e delle finiture a secco.
Stuccatura - riempire le discontinuità macroscopiche, quali fessure e fratture con l’impiego di malte prive di sali solubili e compatibili con i materiali in opera.
Consolidamento – con lo scopo di conferire nuovamente, alle superfici interessate, la massima coesione
Riadesione – degli strati d’intonaco delle pellicole pittoriche distaccate
Integrazione – laddove necessaria, riconoscibile e accordata alla totalità dell’opera
La storiaIntitolata sin dalle origini al Santo Vescovo di Tours, il cui culto era diffuso in tutto l’Occidente, venne decorata con gli episodi della vita del Santo nei secoli successivi alla sua fondazione. Nel 1379 Galvano Landi lasciò disposizioni testamentarie che garantissero la sua sepoltura presso la stessa cappella, ordinando l’esecuzione dei dipinti murali che raffigurassero le storie del Santo. Parte di tali affreschi furono realizzati con padronanza e maestria da ignoto pittore di scuola lombarda e si conservano tuttora nell’abside, nonostante le ridipinture ed i rifacimenti condotti nella campagna di interventi di restauro del XIX secolo. All’alba del XVII secolo l’esigenza di adeguare la Catterale per ospitarvi le grandiose celebrazioni liturgiche post-tridentine divenne motivo trainante per la raccolta dei fondi necessari all’imponente campagna di lavori che investì tutto il Duomo. Ed ecco comparire nella volta, incorniciati dal ricco apparato decorativo a stucchi di Francesco Sala, gli affreschi con le storie del Santo di Camillo Procaccini e Gian Mauro della Rovere detto il Fiamminghino, celebri artisti che lavorarono all’interno della cappella tra il 1608 e il 1610.
Referenze fotografiche: arch. Giorgia Rossi.
il nostro ufficio si occupa di tutelare e promuovere il patrimonio culturale appartenente a tutti gli enti ecclesiastici del territorio della Diocesi di Piacenza-Bobbio
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Ecco i gloriosi GINGERs che hanno sostenuto il progetto finora:
Curia di Piacenza
Sergio Pecorara
William Pecorara
Bussolotti Cattedrale
lorenzo groppi
Donatori Piacelift
Roberto Antenucci
Federico Frighi
Fabrizio Fumagalli
ANTONELLO PELLEGRINO
SAVERIO SARTORI
Veronica Tabaglio
Donazioni PiaceLift
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